05-03-2020 ore 10:30 | Politica - Dal cremasco
di Claudia Cerioli

Assistenza domiciliare per minori, i Comuni cremaschi accolgono l’appello dell’Anffas

Anffas Crema, in collaborazione con la rete Crema Autismo (associazione di cui fanno parte enti e famiglie che si occupano di persone con fragilità) ha inviato una lettera ai sindaci del distretto di Crema, all’Ufficio di Piano e a Comunità sociale cremasca perché “il servizio Sap (Servizio di assistenza ad personam) venga garantito anche a domicilio”. Con un gesto semplice e senza aggravio di risorse economiche (perché il Sap copre l’intero anno scolastico), le amministrazioni possono garantire il diritto alla continuità educativa didattica alla persona e un sostegno alle famiglie. Il servizio verrebbe garantito come assistenza domiciliare per minori.

 

Continuità didattica a domicilio

In questo periodo di emergenza, sottolinea Laura Bonomi di Anffas, “di fatto gli studenti si trovano nel vuoto più totale, con conseguente stravolgimento della propria routine; per le persone con spettro autistico è particolarmente complesso affrontare la chiusura delle scuole, la sospensione delle attività di gruppo e le attività ricreative sportive. Tutto ciò ricade inevitabilmente sulle famiglie”. Gli alunni normodotati utilizzano le nuove tecnologie per seguire lezioni e i compiti, mentre per molti disabili è più difficile e devono ricorrere a strumenti diversi, come il Sap.

 

I Comuni aderenti

“La richiesta dell’Anffas - prosegue Bonomi - è stata fatta a sostegno di tutti gli studenti, non solo per quelli con fragilità. La mission dell’associazione è quella di advocacy e sensibilizzazione sulla tematica della disabilità in generale”. Martedì 3 marzo, durante la conferenza dei sindaci, il sindaco Bonaldi ha letto pubblicamente la richiesta dell’Anffas, accogliendo partecipazione unanime dei colleghi dell’Area omogenea cremasca. Tra i primi ad aderire ufficialmente alla proposta le amministrazioni di Monte Cremasco, Castelleone, Vaiano Cremasco, seguiti da Trescore Cremasco e Crema. Nella serata di ieri è giunta la conferma anche di tutti gli altri comuni del territorio.

 

La vicinanza del sindaco di Capergnanica

Sulla questione legata al Sap e alla situazione degli educatori, è intervenuto anche il sindaco di Capergnanica, Alex Severgnini: “mai come in questi giorni sono necessari interventi a tutela di educatori e di collaboratori di società e associazioni sportive residenti nelle zone gialle colpite dall’emergenza Coronavirus. Queste categorie, spesso dimenticate, si trovano in questi giorni privi della loro principale fonte di reddito a causa della sospensione delle attività didattiche e della limitazione all’uso di centri sportivi. È urgente, da parte di Regione e Governo, l’attivazione di misure a tutela del reddito di queste figure professionali (cassa integrazione in deroga, ecc.) e l’apertura di un tavolo di confronto a livello regionale e nazionale per garantire loro maggiori tutele strutturali. A loro va tutta la mia stima e la solidarietà in questi giorni complicati” (in allegato i dettagli sulla vicenda).

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