05-03-2018 ore 11:26 | Politica - Dalla provincia
di Andrea Galvani

Camera, Christian Di Feo non eletto ma per l'esponente Cinque stelle oltre 32 mila voti

Analizzando i risultati elettorali, Christian Di Feo, candidato del Movimento 5 stelle alla Camera dei deputati, inizia dai “dati certi: l’effetto rimborsopoli è tornato al mittente, la correttezza e la sincerità vincono, sempre”. Secondo Di Feo, per lui in provincia di Cremona 32.508 voti, pari al 20,40% “il Pd è l’unico partito che riesce a battere il Pd. Se aiuti le banche e non il popolo, non puoi pretendere che i secondi ti votino". Meglio di lui hanno fatto Alessia Manfredini del Partito democratico, con 37.352 voti, pari al 23,44% e Silvana Comaroli della Lega - unica eletta - con 79.659, pari al 50,01%.

 

Le “false coalizioni”

La legge elettorale è una delle peggiori mai avute, non fa vincere i territori ma la partitocrazia, basta verificare i listini”. Allargando il discorso l'esponente pentastellato sostiene che “i collegi uninominali e il voto congiunto falsino il reale consenso, premiando le false coalizioni. Il M5S da solo ha avuto il consenso quasi al pari di una coalizione, sfiorando il raddoppio del secondo partito”.

 

Il lavoro continua”

Ciò è stato possibile grazie “ad un programma sostenibile e concreto”, per gli elettori è stato visto come “sinonimo di credibilità. Non ho vinto all’uninominale, ma sono fiero di far parte di questo progetto politico sin dagli albori e di aver provato a rappresentare il territorio in cui vivo. Il lavoro continua, come sempre”.

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