Il consiglio dei ministri, su proposta di Giuseppe Conte e del ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 per il periodo compreso tra il 7 ed il 15 gennaio. Su tutto il territorio nazionale sarà in vigore “il divieto di spostarsi tra regioni e province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma”.
Il 9 e 10 zona arancione
Per quanto riguarda sabato 9 e domenica 10 gennaio, su tutto il territorio nazionale si applicheranno le misure previste per la ‘zona arancione’ (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020). Saranno consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.
Zona rossa
Il testo conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta “zona rossa”, la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.
Ripresa scolastica e vaccini
In merito all’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, è stata disposta la ripresa dell’attività in presenza per il 50 per cento degli studenti, a partire da lunedì 11 gennaio. Chiudiamo con l’attuazione del piano di somministrazione del vaccino contro il contagio da Covid: sono previste specifiche procedure per l’espressione del consenso alla somministrazione del trattamento, per gli ospiti di residenze sanitarie assistite (o altre strutture analoghe), che siano privi di tutore, curatore o amministratore di sostegno e che non siano in condizione di poter esprimere un consenso libero e consapevole alla somministrazione del vaccino.