04-11-2021 ore 11:39 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Azienda farmaceutica di Crema, nel 2020 utile di 220 mila euro. Il dibattito in consiglio

Ieri sera in consiglio comunale è stato approvato il bilancio consuntivo 2020 dell’Afm. I favorevoli sono stati 14 (la maggioranza), sette i contrari (la minoranza), un solo astenuto (Coti Zelati, la Sinistra). Nel dibattito sono emerse le forti criticità espresse dai consiglieri di opposizioni, molto critici coi vertici dell’azienda per la gestione delle farmacie, del personale, per quanto concerne le strategie attuali e future e per “l’assenza di innovazione nei servizi”, che non consentirebbero di restare al passo coi tempi, a discapito degli utenti. Anche l’impiantistica (dalle serrande agli impianti di ricircolo dell’aria), hanno sottolineato con forza i consiglieri, avrebbe bisogno di investimenti. Dai banchi della maggioranza sono invece arrivati i complimenti per l’oculata gestione (“suffragata dai dati del bilancio”) e “lo strategico ruolo di presidio sanitario e sociale svolto in città e nei quartieri”.

 

Trend nazionale

Venendo agli elementi concreti del bilancio, come sottolineato dal sindaco Stefania Bonaldi, i ricavi dell’azienda farmaceutica municipalizzata di Crema hanno fatto registrare nel 2020 una flessione dello 0,9 per cento, mentre in sede di commissione di garanzia è emerso come “il trend nazionale abbia registrato una flessione dell’1,9 per cento”. Oltre alla decisione di "ampliare le fasce orarie quotidiane" dei punti vendita cittadini e aprire il sabato mezza giornata in più le farmacie di Ombriano e Crema e di Casaletto Vaprio, sul bilancio “incidono fattori fisiologici”. Come sottolineato dal Cda di Afm nella propria relazione “per tutti i prodotti “Covid” la scelta dell’azienda è sempre stata quella di evitare qualunque possibile speculazione ma, al contrario, di considerare tali vendite come un servizio alla cittadinanza, anche a scapito della loro puntuale redditività”.

 

Cambiano i consumi

Una tendenza degli “ultimi due anni: la riduzione della spesa farmaceutica e l’incremento di medicinali equivalenti, dal minor prezzo, per la scadenza di alcuni brevetti”. Caratteristica del 2020 è “il cambiamento i consumi: molte persone hanno rinunciato a curarsi, anche perché si andava molto meno dal medico. Ciò ha portato una flessione delle prescrizioni. Sono aumentati acquisti di saturimetri e gel, ma è diminuito drasticamente acquisto di mucolitici e antinfluenzali”. In sostanza “nel 2020 in Italia la spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è stata pari a 20.542 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’anno precedente del 2,6%”.

 

I numeri

Rispetto al 2019 l’utile è sceso di circa 10 mila euro: 220 contro 229 mila euro. L’ottanta per cento sarà ‘girato’ al comune, la quota restante andrà ad aggiungersi ai fondi per la realizzazione della nuova sede in via Samarani (clicca per un approfondimento). Il fatturato 2020 è diminuito di 50 mila euro: 5,165 milioni di euro contro i 5,216 milioni di euro del 2019, facendo registrare comunque un andamento positivo e migliorando di 50 mila euro il bilancio 2016. La farmacia di Ombriano (1,875 milioni di ricavi) ‘ha superato’ quella di Crema nuova (1,620 milioni) , che negli ultimi anni subisce la concorrenza del punto vendita privato aperto sul viale di santa Maria.