04-09-2018 ore 10:49 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Festa de l’Unità. Confronto tra Terzi e Piloni: mobilità, dal treno diretto al ponte di Spino

Riqualificazione completa della Paullese e nuovo ponte di Spino d’Adda, trasporto su gomma e potenziamento dei servizi ferroviari. Ieri sera alla Festa de l’Unità di Crema la grande protagonista è stata la mobilità. All’incontro promosso dalla Fondazione Zanini hanno partecipato l’assessore regionale Claudia Maria Terzi ed il consigliere regionale Matteo Piloni con il giornalista Antonio Guerini nel ruolo di moderatore.


Sottopasso e Trenord

Nel Cremasco i pendolari sono imbestialiti con Trenord. Per l’assessore Terzi è di primaria importanza organizzare un adeguato servizio in vista dell’introduzione dell’orario invernale. Per tentare di risolvere i cronici problemi del servizio, che quotidianamente si ripercuotono su decine di migliaia di pendolari, non è escluso che si possa indire una gara europea. Per la tratta Cremona-Milano sono previsti nuovi treni ed un rinforzo di macchinisti. Verranno inseriti gradualmente e dovrebbero entrare a regime per la seconda metà del 2019. Piloni ha ringraziato l’esponente della giunta regionale per l’aiuto ricevuto nell'ottenimento dei finanziamenti del sottopasso di santa Maria a Crema. S’è detto “poco ottimista invece sui treni. Per ora la Regione sta mettendo qualche rattoppo, ma non è sufficiente. Ho chiesto all'assessore di tirare una linea oltre la quale non andare”. Il consigliere sposa l'idea della gara europea e ribadisce la richiesta di un treno diretto Crema-Milano. Per quanto concerne la mobilità alternativa ha rilanciato la rete delle piste ciclopedonali in ottica territoriale: “A questo proposito voglio proporre un progetto per l'intero Cremasco e chiedere finanziamenti alla Regione. La disponibilità dell'assessore c'è”. Per quanto concerne il ponte di Spino d’Adda “i soldi ci sono e la Provincia di Cremona sta lavorando per fornire al Ministero dell'Ambiente i documenti richiesti”. L'estate sta finendo, cantavano i Righeira, ora non deve trascorrere altro tempo invano. Il Cremasco ha fame di servizi e infrastrutture. Ovviamente di qualità.

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