La presenza di amianto nella scuola primaria Trento e Trieste a Cremona porterà alla chiusura di alcuni spazi per la bonifica. “Genitori e associazioni specializzate, come l’Osservatorio Nazionale Amianto, sono giustamente preoccupati considerata la pericolosità dell’amianto e la capacità di diffusione delle sue particelle – spiega Danilo Toninelli, deputato del M5S – per questo motivo è necessario trovare una soluzione alternativa per l’avvio dell’attività didattica e lasciare la scuola chiusa almeno fino al completamento della bonifica”.
I ritardi
Nell’individuazione delle responsabilità il deputato pentastellato chiama in causa la politica: “come è possibile che di fronte a un problema del genere la scuola sia rimasta aperta, e che si sia atteso che trascorresse quasi tutto il periodo di chiusura estiva per avviare i necessari interventi? A livello di Governo nazionale, perché i fondi per la bonifica che sono già stati attribuiti a livello ministeriale non sono ancora stati concretamente erogati? L’intervento di bonifica sarà parziale e anticipato con risorse del Comune ed è questo il principale motivo del ritardo, dovuto all’attesa di fondi già attribuiti ma non materialmente conferiti”.
L’interrogazione
Tutte questioni sulle quali Toninelli è intenzionato a trovare risposta. Da qui l’interrogazione parlamentare rivolta ai Ministeri dell’Ambiente, dell’Istruzione, della Salute e dell’Interno, in cui l’estensore chiede “che i ministri competenti procedano al più presto alla non più rinviabile assegnazione dei fondi per la bonifica agli istituti scolastici, con priorità assoluta agli interventi di manutenzione dai quali dipende la tutela della salute degli usufruitori dei locali interessati”, oltre ad adoperarsi per “evitare in particolare la riapertura della scuola elementare fino al ripristino delle condizioni essenziali”.
Oltre gli spot
Il deputato del M5S non manca, in conclusione, di lanciare la stoccata al Governo Renzi: “Che ne è del piano di edilizia scolastica annunciato pomposamente dal Governo da oltre due anni se in una scuola elementare di un grande centro cittadino il Comune è costretto a stralciare l’intervento di ristrutturazione complessivo per intervenire almeno sulla bonifica dell’amianto? Che cosa ne è stato in sostanza, a parte i soliti spot #scuolesicure #scuolebelle #scuolenuove?”.