04-06-2015 ore 12:03 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Scuole comunali. Adeguamenti tariffari, la giunta non retrocede. Agazzi: "non hanno preso in considerazione le controproposte"

“L'assessore all'Istruzione Attilio Galmozzi dice le bugie: distorce le mie parole perché lui e la giunta Piloni-Bonaldi sono in difficoltà e non sanno come difendersi, agli occhi delle famiglie e dell'intera città; l'assessore deve aver pensato che il modo per uscirne sia coinvolgere la minoranza e Agazzi, che evidentemente temono, in responsabilità che sono solo della giunta, perché loro hanno deliberato tali spropositati incrementi e loro potrebbero ancora fermarsi”. È la controreplica di Antonio Agazzi, consigliere comunale di minoranza, che al dibattito degli adeguamenti tariffari alle scuole comunali aggiunge un nuovo capitolo.

 

Snobbata la controproposta

“Per tre anni – ricostruisce il consigliere di minoranza – hanno vantato il fatto di non toccare le tariffe dei servizi a domanda individuale, per poter elevare ai livelli massimi e indiscriminatamente la tassazione. Ora, a ciò, aggiungono anche interventi stravolgenti rispetto alle tariffe dei suddetti servizi. Le famiglie dimostrano collaborazione, presentando una controproposta fatta di adeguamenti più graduali e loro, quelli per cui i servizi inerenti l'istruzione possono pure essere in perdita, non la considerano? Questo ho detto in commissione: li ho esortati a valutare la proposta delle famiglie, precisando che non devono assumerla in toto ma magari incontrarsi a metà strada”.

 

Servizi da pareggiare

“Galmozzi, a quel punto, ha dichiarato che per lui i servizi come l'istruzione possono essere pure in perdita. Allora perché insistono a spremere in modo così esagerato le famiglie? Di fronte a tali esilaranti dichiarazioni assessorili, contraddette da ciò che invece stanno facendo, io ho detto che un buon amministratore non deve coltivare disavanzi ma tendere a pareggiare la gestione dei servizi. Non si tende al pareggio solo incrementando in modo stravolgente le tariffe ma anche applicando adeguamenti graduali e analizzando i costi per provare a trovare il modo di comprimerli; tutto qui”.

 

Arrampicata sui vetri

Secondo Agazzi le controdeduzioni di Bonaldi e Galmozzi rappresentano un “caso di evidente arrampicata sui vetri da parte di chi, per altro, avendo chiacchierato lungamente di cittadinanza attiva, di partecipazione dei cittadini all'attività amministrativa, di bilanci partecipati, nulla di tutto ciò mette in pratica. Anzi: quando incontra realtà propositive, rifiuta, nei fatti, di tenerne conto: a Crema si pone il problema di continuare ad accreditare l'idea che abbiamo un sindaco con gli attributi; quindi – conclude Agazzi – l'imperativo è mai retrocedere!”