Nella seduta di lunedì 11 aprile il consiglio comunale si appresta a discutere e votare l’atto integrativo tra il comune di Crema e la spagnola Forus, società subentrata alla scaligera Sport management nella gestione del centro natatorio Nino Bellini di via Indipendenza. Si completa quindi il passaggio tra le due società nella gestione della piscina. Il documento è stato presentato dal sindaco Stefania Bonaldi e dall’avvocato Maurizio Zoppolato durante la commissione di garanzia presieduta da Simone Beretta. In estrema sintesi la convenzione è stata prorogata di un anno, quindi scadrà nel 2041; viste le chiusure imposte durante le varie fasi pandemiche, il gestore è stato esentato dal pagamento del canone 2021.
Chiusure e sofferenza
Nel 2020 le attività ed i servizi della piscina sono state sospese dal 24 febbraio al 4 luglio e dal 25 ottobre all’11 giugno 2021. Il 27 maggio del 2020 l’azienda veronese ha comunicato una condizione di “sofferenza economica” e avanzato una richiesta di contributo al comune. Con deliberazione di giunta il 22 giugno del 2020 è stata accordata l’erogazione di 35 mila euro come “contributo per rideterminazione economica dell’equilibrio finanziario 2020” viste le varie chiusure e 150 mila euro “quale contributo con vincolo di rimborso” per fronteggiare “esigenze finanziare”. Tentando di “attenuare gli effetti negativi” subiti nel corso della pandemia, Sport management ha chiesto “un ulteriore intervento di revisione” della parte economica della concessione, arrivando ad un accordo.
Recupero del contributo
La Forus Italia “ha accettato e recepito gli accordi intervenuti tra comune e Sport management, impegnandosi a formalizzarli”. In questi mesi, a livello politico si è ampiamente dibattuto sul sentito il tema del recupero dei 150 mila euro. Le parti hanno concordato che la restituzione avverrà tra il 2022 ed il 2025, col versamento di quattro quote annuali di 37500 euro (entro 30 giorni dalla scadenza di ogni semestre). Per la revisione del contratto, il comune ha posto quale “condizione essenziale il pagamento di 16.699 euro quali diritti di segreteria relativi alla stipula del contratto originario”. Importante sottolineare che “a definitiva composizione delle questioni insorte”, l’atto integrativo si riferiscono al periodo “sino alla data di cessione del ramo d’azienda dal concordato a Forus Italia”, ovvero al 10 dicembre 2021.
Lavori
Il concessionario si è impegnato ad eseguire gli interventi di manutenzione previsti e non ancora eseguiti: recentemente sono stati effettuati lavori sull’impianto elettrico e sulle pompe dell’acqua. Tra i lavori ancora non portati a termine spicca il consolidamento del solaio di uno degli spogliatoi. Intervento complesso, nel seminterrato; è in corso la valutazione su quale tecnica utilizzare. Come spiegato dal personale degli uffici comunali, presenti alla commissione, “l’alternativa sarebbe la demolizione”. Ora l’atto integrativo passerà al vaglio del consiglio comunale per le valutazioni di stampo politico.