04-04-2019 ore 19:57 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Riutilizzo sanitario dell’ex Tribunale, ora Forza Italia pensa di coinvolgere l’Anac

“Così non si fa. Così non va”. Il gruppo consiliare di Forza Italia ha partecipato con Antonio Agazzi e Simone Beretta al consiglio comunale di lunedì 1 aprile, durante il quale è stato approvato a maggioranza (qui il dettaglio) l’aggiornamento del piano dei servizi; in estrema sintesi prevede la possibilità di un riutilizzo sanitario dell’ex tribunale, con spazi riservati al pubblico ed altri al privato. Al riguardo gli esponenti azzurri minacciano di coinvolgere l’Anac, l’autorità anti corruzione, sostenendo che “per la Bonaldi e la sua maggioranza il consiglio comunale è sempre più un optional”.

 

Canone annuo

Andiamo per gradi. Iniziamo dai quesiti di Forza Italia: “la trama del film era forse già scritta? Perché alla manifestazione d'interesse ha partecipato un solo concorrente? Altri avrebbero potuto concorrere se avessero avuto la certezza di affittuari certi”. Tutti avrebbero dovuto “essere messi nelle condizioni di poter investire il proprio rischio imprenditoriale, considerata la quasi totale certezza della remunerazione del capitale investito, a fronte di 40 anni di diritto di superficie e con un affitto annuo a favore del comune di 70.000 euro, circa 14 euro al metro quadrato, obiettivamente un po' poco”.

 

Destinazione d’uso

Ritenendo che “tra gli affittuari pressoché certi vi sia l'Azienda Ospedaliera, la modifica della destinazione d'uso dell'immobile a servizi socio-sanitari approvata in tempi successivi al bando ha destato perplessità, soprattutto quando alcuni consiglieri hanno fatto nomi e cognomi di chi domani potrebbe occupare quegli spazi. Anche la concatenazione di alcune circostanze, tutte datate all'interno di un lasso di tempo troppo stretto, genera la sensazione che qualcosa sia intervenuto in modo quanto meno anomalo”.

 

Il ricorso a terzi

“A noi – concludono gli esponenti di Forza Italia, in allegato una nota integrale - mancano gli strumenti per comprendere come stiano le cose ed è per questo che stiamo valutando di fare verificare all'Anac se il percorso intrapreso è stato corretto. Non vogliamo credere alla malafede di nessuno, ma semplicemente vogliamo che qualcuno, terzo rispetto a noi, ci possa dire se il modo di procedere messo in campo dall'amministrazione sia sufficientemente trasparente e corretto sul piano formale. Altra cosa è l'opportunità di tentare di riavere il ‘nostro’ Tribunale, un'occasione che… “fin che c'è vita c'è speranza”.

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