Nei giorni scorsi un volantino del comune di Dovera annunciava che “la provincia di Cremona vuole destinare i fondi per la tangenziale ad altro progetto senza aver dato comunicazione”. L’amministrazione guidata dal sindaco Signoroni si è dichiarata contraria alla decisione, definendo l’opera “importante per la salute dei cittadini”. Il presidente della provincia Roberto Mariani è intervenuto per chiarire la situazione: "La tangenziale di Dovera è annoverata tra le infrastrutture stradali e finanziata da regione Lombardia per 13 milioni di euro. Tuttavia, oggi il progetto richiede almeno altri 4,7 milioni di euro in più rispetto alle previsioni iniziali, e si tratta di stime riferite al 2022. Possiamo affermare che, per la sua realizzazione, servirebbero in totale 5,5 milioni di euro in più, risorse che né la provincia di Cremona, né la regione, né il Comune di Dovera possiedono".
Ponte di Spino una priorità
“Oltre alla questione economica, esistono anche criticità tecniche che rendono ancora più difficile la realizzazione dell’opera: Il progetto è stato bloccato dalla sovrintendenza e presenta difficoltà insormontabili nella sua forma attuale. Oggi bisogna essere onesti con i cittadini e dire chiaramente che questa opera, così com’è stata concepita, è di difficile realizzazione. Il presidente della provincia richiama l’attenzione sulla necessità di distribuire le risorse in base alle priorità reali del territorio. I territori devono essere riuniti e le risorse distribuite secondo una logica di equilibrio. Nel Cremasco, ad esempio, il raddoppio del ponte di Spino d’Adda nel contesto della statale Paullese è una priorità, così come lo è la tangenziale per Casalmaggiore."
Percorso condiviso
Come dichiara il vice presidente Luciano Toscani, “Signoroni è stato informato di persona dal presidente Mariani, in un incontro del 27 gennaio 2025, delle criticità che rendono difficile la realizzazione della tangenziale: mancanza di fondi e parere negativo della sovrintendenza. Non risponde pertanto a verità quanto dichiarato da Signoroni a mezzo stampa, secondo cui nessuno mi ha avvisato". Sul tema delle risorse regionali, il vice presidente aggiunge: “per scongiurare l’ipotesi di dover restituire i fondi regionali, abbiamo chiesto alla regione se la provincia possa ricollocare tali fondi su un’altra opera considerata prioritaria a livello provinciale. Regione Lombardia si è detta disponibile, a fronte di una richiesta formale. Sono già state avviate consultazioni con vari tavoli rappresentativi per individuare un percorso condiviso da tutto il territorio".
‘Disponibile al confronto con Dovera’
Il presidente Mariani ribadisce il metodo di lavoro della sua amministrazione: "Le risorse della Provincia sono a disposizione di tutto il territorio, non di una sola area. Non possiamo lavorare con logiche di campanile, ma con una visione strategica per il bene dell’intera provincia". Mariani sottolinea anche l’impegno per il dialogo con tutte le istituzioni: "Se il sindaco di Dovera avesse dubbi su questi ultimi passaggi, sono pronto a recarmi personalmente in comune per discuterne serenamente con lui. Il mio metodo di lavoro è il confronto aperto con le forze politiche, i rappresentanti istituzionali, i cittadini, le imprese, le associazioni e le categorie economiche della nostra provincia. Solo così possiamo costruire una strategia condivisa e rafforzare il sistema Cremona nell’interesse di tutti i territori".