“Il potenziamento dell'ospedale di Crema con la questione aperta sull'ex tribunale, la Pierina, la raggiera delle ciclovie che collegano Crema con i comuni adiacenti ( in particolare Madignano, Ripalta Cremasca, Capergnanica), il recupero dell'area ex Cl, il rafforzamento dei rapporti con il territorio cremasco, con la necessità di costituire un asse portante di rinnovate politiche per tutto il Cremasco, l'impegno per la forestazione delle aree dismesse e per politiche green, la gestione dell'ex colonia Finalpia”. Sono questi i temi rispetto ai quali Crema riformista, la lista che unisce Azione, Italia viva, Socialisti e Verdi, chiede al candidato sindaco di centrosinistra, Fabio Bergamaschi un cambio di passo. In una lunga lettera inviata alla stampa Alberto Gigliotti della Comunità socialista cremasca esprime grande soddisfazione “per la costituzione di un gruppo politico unitario. Il mio auspicio è che tale percorso vada oltre la nostra città, non solo a livello provinciale ma anche regionale e nazionale”. Risanata la spaccatura con Azione, il gruppo ha trovato in Bergamaschi “il candidato migliore, colui che può portare avanti con determinazione le nostre istanze, le nostre proposte. I socialisti sono pronti a sostenerlo, siamo pronti a condividere l'impegno per una città più verde, più vivibile, più moderna. Per una città migliore. Per un’Italia migliore”.
Ambiente
“Vogliamo che prenda a cuore i temi da noi rilevati e si impegni a risolverli”. Tra le priorità anche le politiche ambientaliste: “è fondamentale intervenire sull'inquinamento dell'aria, del terreno e di conseguenza delle acque. Il recente report sullo scarico di liquami sul territorio cremonese è vergognoso, così come è vergognoso che quotidianamente in alcuni territori, quando non si respirano le polveri sottili, si senta l'olezzo dei liquami. Bisogna intervenire soprattutto in quelle aree della provincia dove si registra una maggiore incidenza di tumori. L'ambiente deve essere la bussola delle nostre politiche, perché vivere in luoghi salubri, respirare aria pulita, mangiare cibi sani si traduce in salute. Ed è questa la migliore prevenzione delle malattie”.
Sanità
Una certa attenzione viene dedicata anche ai temi sanitari: “è un dato di fatto come la legge 23/2015 abbia determinato una condizione di fragilità del sistema sanitario lombardo di fronte all'emergenza legata alla diffusione del Covid-19. Occorre senza ombra di dubbio intervenire su questa legge. Non dobbiamo consentire un ulteriore indebolimento del servizio sanitario pubblico. Non devono essere ulteriormente accreditate strutture private, occorre potenziare le strutture pubbliche esistenti, con adeguate tecnologie e presidi e con adeguato personale. Dobbiamo ritornare ai principi del '78, anno in cui fu istituito il Servizio sanitario nazionale con il fine ultimo di garantire un'assistenza sanitaria universale, per tutti. I principi di giustizia, libertà ed uguaglianza, devono essere la nostra guida. La nostra bussola”.