Uffici postali. In Consiglio regionale mozione della Lega contro la chiusura. Lena: “forte preoccupazione nel territorio”

La notizia della chiusura dell’Ufficio postale di Ombriano – così come di altri sportelli provinciali – arriva in Consiglio regionale. Se ne sarebbe dovuto discutere ieri: la soppressione è stata oggetto di una mozione urgente presentata dal gruppo consiliare della Lega Nord. L’argomento, tuttavia, non è ancora stato trattato; la discussione è stata calendarizzata per il prossimo Consiglio.

Forte preoccupazione

“La questione è vera – afferma Federico Lena, consigliere regionale del Carroccio – gli uffici di Ombriano, Gallignanao e Vicomoscano sono a rischio chiusura. Oltre a questi ce ne sono molti altri in cui l’orario verrà rimodulato. Nel territorio c’è forte preoccupazione, perché sono 3 frazioni che hanno dimensioni significative. La loro chiusura comporterebbe alternative scomode, senza contare, a mio avviso, il servizio di scarsa qualità che forniscono”.

L’ingresso dei privati

La scelta di Poste Italiane fa presagire l’azienda intenda cambiare paradigma lavorativo. “Credo sia giunto il tempo – aggiunge il consigliere leghista – che lo Stato italiano prenda in considerazione il fatto di avere un’alternativa. Ammesso si riescano a trovare le risorse, a qualche privato potrebbe interessare di occuparsi del servizio: questa, secondo me, potrebbe essere una soluzione”.

L’ipotesi spedizionieri

Internet, negli ultimi anni, ha giocato un ruolo importante. “Immagino che l’avvento della posta elettronica possa aver sottratto una fetta di mercato al servizio di Poste Italiane; magari non molti, ma alcuni aspetti sono stati sicuramente soppiantati. In questo contesto, DHL e i vari corrieri e spedizionieri potrebbero decidere di fare investimenti orientati al futuro ed iniziare a spedire, oltre che merci, anche le lettere”.

La mozione della Lega

Dal 1999 Poste Italiane può avvalersi di un servizio di conti correnti postali: Bancoposta. “Capisco che fare banca è uno dei metodi per cercare di tenere in piedi ed alimentare l’azienda, qui però si parla di ridimensionamento. La Lega Nord – conclude Lena – con alla mozione iscritta all’Ordine del giorno, intende sollecitare il presidente Roberto Maroni e la sua giunta ad attivarsi affinché gli uffici non vengano chiusi”.