04-01-2022 ore 13:00 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

La petizione di Crema Aperta per 'potenziare i servizi e creare un nuovo polo sanitario'

Potenziare i servizi erogati dall'ospedale di Crema, ridurre le liste d'attesa rispetto a visite e prestazioni ambulatoriali e fare in modo che la casa di comunità prevista sul territorio cremasco venga realizzata nell'ex tribunale (invece che in via Gramsci). La sede dell'ex palazzo di giustizia si mostra “adeguata per realizzare un nuovo polo sanitario pubblico, in grado di ospitare, tra gli altri, il consultorio e la neuropsichiatria infantile”. Queste, in estrema sintesi, le richieste contenute nella petizione rivolta ai vertici di Regione Lombardia e promossa dal gruppo Crema aperta, Città ecologista e progressista, nato a sostegno del candidato sindaco di centro sinistra Fabio Bergamaschi. “Vogliamo sensibilizzare i cittadini rispetto ad un tema fondamentale, quale è quello del diritto alla salute” ha spiegato Franco Bordo, “invitandoli così a fare proprie le richieste sino ad ora rivolte alla regione dai sindaci del territorio”.

 

Promesse da mantenere

“Ricordiamo le promesse fatte dai vertici regionali in pieno periodo emergenziale circa un importante riconoscimento alle strutture sanitarie cremasche. Oggi siamo qui, davanti all'ex tribunale, che come centro vaccinale sta mostrando funzionalità, capacità ricettiva e una dose adeguata di parcheggi. Auspichiamo possa diventare presto un nuovo polo sanitario pubblico. La sede attualmente scelta da Regione per la realizzazione di una delle case di comunità (quella di via Gramsci, ndr) è prossima al centro storico, non dispone di parcheggi, non è adeguata”.

 

Come aderire

La raccolta firme in presenza, compatibilmente alla situazione pandemica, inizierà sabato 15 gennaio presso il mercato di Crema. Proseguirà poi nei weekend successivi (date e orari verranno comunicati in seguito) in vari punti strategici della città: piazza Duomo, ospedale, piazza Garibaldi. Peraltro, “essendo un tema che riguarda tutto il Cremasco, stiamo pensando di organizzare dei banchetti anche nei vari paesi. Noi siamo i promotori, ma la proposta, proprio come il nostro gruppo, è aperta a chiunque in forma individuale o organizzata voglia aiutarci a promuoverla”. La petizione può essere sottoscritta anche online a questo link.

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