04-01-2016 ore 12:08 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Servizio mensa, M5S attacca, l'assessore risponde: “servizio scandaloso", "leoni da comunicato stampa"

Con l'inizio del nuovo anno si torna a parlare di mense scolastiche, un servizio che secondo il Movimento 5 Stelle cremasco - rappresentato in consiglio comunale da Alessandro Boldi e Christian Di Feo - è “scandaloso, prorogato senza alcun bando da più di 5 anni con insoluti per € 116.000. L'assessore Galmozzi – spiegano i pentastellati - ha risposto che, nella pratica, tutti gli insoluti sono di persone che non arrivano a fine mese e quindi non si può fare nulla. Ha anche accusato il M5S di voler togliere il pasto ai bambini, probabilmente per nascondere la propria incapacità nell’affrontare il problema”.

 

Le vecchie ideologie

“Puntualmente, i dati relativi all'anno scolastico 2014/15 lo smentiscono: a fronte di un insoluto totale di €116.000, i servizi sociali intervengono per solo €19.000, meno del 20%. Questo significa che ci sono diverse persone che, nonostante i solleciti, non pagano il servizio mensa e sono sconosciute ai servizi sociali, a dispetto di quanto dice Galmozzi. È inaccettabile che ogni volta che il M5S tenti di indagare cosa non va in un servizio comunale, le vecchie ideologie del passato tornino a galla paventando incontrollabili disastri sociali, invece che pensare a come non sprecare i nostri soldi, sempre che ne siano capaci”.

 

Buonismo e morosità

“Questo è il buonismo tipico che l'amministrazione applica nei casi di morosità, ad esempio le case popolari, buonismo che fa sì che tutti i cittadini onesti paghino anche per chi fa il furbo. Ci piacerebbe sapere cosa faccia l'assessore Galmozzi per risolvere tali problemi, visto che non solo non è in grado di recuperare i mancati pagamenti, ma ha appena rinnovato per l'ennesima volta il contratto, vecchio 12 anni, con la Sodexo fino ad agosto 2016, rimangiandosi penosamente quanto detto meno di un mese fa, vale a dire che a marzo-aprile sarebbero stati pronti i documenti per il tanto atteso bando. L'assessore Galmozzi pensa di affrontare seriamente il tema del servizio mensa, sempre che ne sia capace, o continuerà a nascondersi ridicolmente dietro un dito?”

 

La replica dell'assessore

“Ho dovuto rileggerlo quattro volte prima di capire che non si trattava di un comunicato della Lega. Solo alla fine mi sono reso conto che si trattava di un comunicato dei Cinque stelle” ha commentato l'assessore Attilio Galmozzi (nella foto). L'accusa riguarda l'ammontare degli insoluti: “le cifre sono radicalmente cambiate e di certo non grazie al M5S. Proprio oggi sono stati iscritti a ruolo 44 mila euro di insoluti, mentre i 116 mila euro sbandierati dal Movimento 5 stelle si rifanno all'autunno scorso. Grazie al piano di rientro concordato dal Comune con le famiglie, il totale degli insoluti è sceso fino a 44.025 euro; quindi, mentre il M5S fa comunicati di stampo leghista l'amministrazione ha lavorato per concordare con le famiglie un piano di rientro che fosse credibile e a garanzia delle parti, Comune compreso”.

 

Persone facoltose

Per l'assessore all'istruzione è particolarmente strano che gli esponenti del Movimento 5 stelle proseguano a dire che “conoscono persone facoltose che non pagano il servizio mensa e che il Comune non fa nulla al riguardo: visto che le conoscono le denuncino, visto che sono i mostri sacri della democrazia. Altrimenti se hanno paura lo dicano, mi facciano presenti i nomi che ci vado io in Procura, altrimenti restiamo nel campo dei leoni da comunicato stampa che alla fine, sotto sotto, gratta gratta, non rimane mai niente”.

 

L'abc dell'amministrazione

Infine, la proroga alla Sodexo, “resa necessaria dalla necessità di proseguire ad erogare il servizio mentre vengono completati tutti i passaggi per il bando di gara europeo. È vero, ho detto che era pronta la documentazione ma non vuol dire aver pronta anche la gara, ci sono tempi da rispettare per non invalidare la procedura”. L'amministrazione - “anche a costo di fare i salti mortali” - ha chiesto agli Uffici di arrivare al massimo entro febbraio, se i tempi tecnici sono sufficienti si riuscirà ad aprire le buste e quanto prima a partire coi lavori del centro cottura. Cosa dovevamo fare, bloccare il servizio a metà dell'anno? Mi domando a volte con chi abbiamo a che fare, qui si parla dell'abc dell'amministrazione”.