03-12-2024 ore 18:58 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Bilancio di previsione 2025, il comune cambia paradigma: inizia una politica espansiva

Il 2025 rappresenta “il giro di boa del mandato amministrativo”. Per Fabio Bergamaschi è “particolarmente denso di aspettative in ordine al raggiungimento dei risultati nei vari ambiti dell’amministrazione. Aspettative ben riposte”, ha aggiunto il sindaco, “come i fatti già dimostrano”. Il comune di Crema affronta “una crescente complicazione: a fronte di servizi che incrementano costantemente in numero e costi” corrispondono “pesanti tagli ai trasferimenti statali”, con la conclusione della “fase di eccezionale iniezione finanziaria rappresentata dal Pnrr”. Inoltre, “si assottiglia progressivamente il margine di azione garantito dall’avanzo di amministrazione, cui si è fatto ampiamente ed opportunamente ricorso negli anni recenti per sostenere la programmazione delle opere pubbliche”.

 

Politica espansiva

La giunta comunale ha deciso di “avviare una fase espansiva delle politiche di bilancio”, facendo ricorso a “nuove leve finanziarie”. L’obiettivo riguarda “il mantenimento dei servizi esistenti e l’implementazione delle spese, specialmente in area tecnica, tanto in manutenzioni, quanto in investimenti”. In sostanza si assiste ad un “significativo cambio di paradigma”, con l’attuale amministrazione che “dopo molti anni”, torna a far ricorso “ai mutui, volti a migliorare le capacità di investimento in opere pubbliche, garantendo adeguata copertura economica alle spese correnti”. Corposo il programma: “dalla ristrutturazione del ponte di via Cadorna alla realizzazione del prolungamento della gronda nord in connessione con la provinciale 19, passando dalla “manutenzione straordinaria delle strade”. Rispetto al passato, il ricorso ai mutui appare all’Ente “opportuna”, contando sul fatto che “la scadenza di circa 2,6 milioni nel 2027 dei Boc libererà in parte corrente spazi finanziari prima fortemente compressi e che sconsigliavano gli ulteriori carichi derivanti dalle rate di eventuali mutui”.

 

Irpef e tassa di soggiorno

Il comune ha stabilito una “leggera rettifica della soglia di esenzione dell’applicazione dell’addizionale comunale Irpef: dai precedenti 18.000 euro a 15.000 euro”. Per il sindaco “rappresenta le difficoltà di garantire gli equilibri di bilancio mantenendo inalterati i servizi ai cittadini”. Bergamaschi ha parlato della “volontà di ricorrere ad ogni possibile leva per sostenere lo sforzo di azione dell’amministrazione comunale senza intervenire nel ridimensionamento dei servizi”. Ecco spiegata “l’introduzione della tassa di soggiorno, avvenuta in armonia con quanto effettuato a livello provinciale”. Consentirà di “sostenere un’iniziativa coordinata del territorio volta all’implementazione dei servizi di accoglienza ed attrattività, inclusa la stessa manutenzione del patrimonio pubblico di pregio della città”. I dati: “ad ottobre 2024 gli accessi all’Infopoint sono stati 25.000, lo scorso anno circa 22.000. Nel 2018 ci si attestava a meno di 11.000 presenza all’anno”. Il sindaco ha spiegato che “Crema è diventata meta turistica, nazionale ed internazionale”. Urge una “migliore accoglienza ed organizzarla in chiave più strutturata. In questo senso si ritiene possa essere decisivo “l’avvio dell’esperienza della Dmo (Destination management organization) che vede la partecipazione di diversi soggetti privati insieme a quelli pubblici della Camera di commercio, comune di Cremona, di Casalmaggiore e di Soncino”.

 

Governance interna e territoriale

In ottica interna, proseguiranno “le iniziative di formazione e il programma di miglioramento del benessere organizzativo del comune”. Sono confermate “flessibilità e politiche di conciliazione”, con l’implementazione di “misure di welfare integrativo, in dialogo con le rappresentanze sindacali”. La pianta organica comunale sarà aumentata, con l’ingresso “di una ventina di unità”. Per quanto concerne il territorio, verrà rafforzata “l’Area omogenea cremasca”. Sono in programma sinergie sempre più stringenti con le aziende partecipate: “nel suo ruolo naturale di leader territoriale, il comune di Crema continuerà a favorire il raccordo tra le competenze espresse dalla struttura comunale e quella vasta pluralità di soggetti della governance esterna: Consorzio.it, Reindustria, Its Academy Crema e Cremona, in particolare”. In sostanza, ci si muoverà “nella direzione di quell’integrazione tra città e territorio: ci renderà sempre più forti anche rispetto ad una scala provinciale e regionale”. Il percorso prevede “l’aggregazione di determinati servizi comunali; il miglioramento delle reti e dei servizi di mobilità, sia in ambito ferroviario che per quanto attiene alla mobilità dolce; lo sviluppo di progettualità nel campo delle politiche di sostenibilità, di cui è emblematica quella sulle Comunità energetiche rinnovabili; l’implementazione dell’offerta formativa e la valorizzazione dei punti di forza del sistema economico cremasco, con un focus specifico sul settore della cosmesi di cui si è in fase di riconoscimento come Cluster regionale”.

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