03-12-2015 ore 18:45 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Ombriano, per Arpini “le cose vanno molto male”: luce anni '60 e voragini, passando per l'ufficio postale senza contanti

“Le cose vanno molto male, eppure la Giunta ha il coraggio di fare proclami di massima efficienza”. Secondo Tino Arpini, Solo cose buone per Crema, “l’assessore Piloni si vanta di tutelare maggiore sicurezza, instaurando il senso unico di via Carlo Martini ma si dimentica di situazioni di grave pericolosità, le cui soluzioni sarebbero ben più urgenti riguardo la sicurezza, mentre vengono affrontate con inspiegabili lungaggini”.

 

La voragine di via Chiesa

In particolare “in via Chiesa c’è la “famosa” voragine lungo l’Alchina, aperta da mesi e lasciata con scarsa protezione, soprattutto per le nebbie e la penuria di illuminazione della zona. Una lanterna è stata posta sui cavalletti solo recentemente, a seguito di specifiche lamentele di residenti. Il mancato intervento risolutivo mette a repentaglio la sicurezza quotidiana dei cittadini e sacrifica per così lungo tempo una serie importante di parcheggi”.

 

Anni di attesa

“Analoghe voragini note da anni e semplicemente risolte con segnalazioni provvisorie – prosegue Arpini - sono quelle del marciapiede di viale Europa angolo via Ombrianello (nella foto) e via Roggia Comuna angolo Via Cerioli; qui la piastra di protezione del buco è vecchia di anni, tanto da assottigliarsi e destare preoccupazioni nei passanti. Si dirà che gli uffici stanno studiando soluzioni, ma noto che la voragine di via Mazzini è stata risolta in giornata, mentre ad Ombriano si aspetta da anni. Certo, via Mazzini è più importante, ma quanto a gettito di tasse Ombriano non è seconda”.

 

Capacità d'ascolto

Il consigliere Arpini contesta “la vantata capacità di ascoltare i cittadini”, tornando a chiedere “una revisione del senso unico di via Renzo Ceri che porta problemi all’incrocio della via Lodi e sull'inadeguata via Torre ma, evidentemente, si ascoltano solo gli amici degli amici. L’illuminazione pubblica della centralissima via Chiesa è penosa, tale e quale dagli anni '60 del secolo scorso, e quindi indegna degli anni 2000. L’assessore Bergamaschi e il consigliere Gramignoli, delegato ai quartieri, hanno accompagnato i rappresentanti di Autoguidovie a vantare millantato credito sulla bontà del servizio Mio Bus, senza saper accogliere molte istanze avanzate dal pubblico, anzi cercando di frenarle e di sostenere invece le tesi del dirigente Autoguidovie secondo il quale in ottobre, mese scolastico, hanno trasportato 400 persone al giorno da e per Ombriano, senza saper specificare quanti con i mezzi ad orari fissi e quanti con il servizio a chiamata”.

 

Disagi per anziani

“La mancanza di trasporto pubblico sistematico, combinata alla soppressione dell’Ufficio Postale sta portando disagi incredibili, soprattutto agli anziani, che è bene siano noti affinché il legale che ci rappresenta in giudizio, li possa adeguatamente rappresentare al Giudice del TAR di Brescia chiamato a pronunciarsi. Nel mese appena finito di novembre la norma per la riscossione della pensione in contanti presso l’Ufficio dei Sabbioni è stata quella di una erogazione a rate per insufficienza di disponibilità liquida dell’Ufficio. Chi ha dovuto tornare due, chi tre volte. Tant’è che qualcuno si preoccupa che in questo mese di dicembre, accumulandosi alla normale mensilità quella della tredicesima, non debba andare avanti e indietro tutto il mese”.

 

Il passaggio in auto

“Su un altro versante, coloro che hanno ricevuto avviso di raccomandata giacente, ansiosi, come di norma per un anziano, di sapere chi e per quale ragione gli invii una raccomandata, si sono diligentemente e con sollecitudine procurati un passaggio in macchina da un figlio, piuttosto che da un conoscente, verso la sede di piazza Maddeo per sentirsi dire, dopo le note difficoltà di parcheggio e di prenotazione burocratica allo sportello di riferimento, di tornare il giorno seguente perché la lettera raccomandata non era ancora disponibile. Quindi la replica di dover lesinare favori di passaggio negli orari di pausa pranzo ai famigliari e tornare sui propri passi il giorno dopo”.

600