03-11-2014 ore 09:33 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Reindustria e Crema ricerche verso la fusione. Stefania Bonaldi: “Non escluderei un ampliamento dei soci a realtà rappresentative del mondo pubblico ed economico locale”

“Abbiamo estremamente bisogno di un'agenzia di sviluppo territoriale che supporti le aziende presenti sul territorio e al contempo ne sviluppi l’attrattività. Penso a servizi alle imprese, a network tra imprese, all'adesione a bandi e finanziamenti terzi, a progettualità di pianificazione territoriale condivise fra pubblico e privato”. Così il sindaco Stefania Bonaldi, che nei giorni scorsi ha inviato ai soci di Reindustria e Crema Ricerche una lettera riservata, riaprendo e aggiornando un tema molto sentito sia a livello politico che economico.

 

Ridefinire la mission

“In questi anni – aggiunge il sindaco - Reindustria e Crema ricerche hanno svolto bene il proprio compito, ma erano nate in occasione della reindustrializzazione dell’area di via Bramante dopo la chiusura dell’Olivetti. Ora si tratta di risintonizzare tali realtà con le esigenze di un periodo storico ed economico completamente diverso e rifondare, insieme a tutti i soci, questi enti, ridefinendone la mission ed adeguandola alla realtà attuale”.

 

La fusione

Il primo passo è ridefinire il progetto, “condividendo con tutti i soci criticità e punti di forza ed obiettivi verso i quali intendiamo concentrare forze ed energie”, quindi, con “sobrietà, puntare all'essenziale”. Secondo l'amministrazione comunale cremasca “le due realtà, agenzia di sviluppo del territorio e incubatore d’imprese, possono tranquillamente fondersi e diventare un solo ente”.

 

La razionalizzazione

Attualmente tutti gli enti soci di Reindustria e di Crema ricerche, pubblici e privati, sono impegnati in una fortissima azione di razionalizzazione interna, in particolare per quanto riguarda l'organizzazione ed i costi. “Il Comune di Crema – sottolinea il sindaco - è impegnato anche sul versante delle proprie partecipazioni societarie. Un approccio che deve riguardare Reindustria e CremaRicerche, questa per lo meno la proposta del Comune di Crema, da confrontare con gli altri soci”.

 

La cabina di regia unica

“Diventa estremamente importante, per rafforzare il Cremasco, disporre di una cabina di regia unica, in cui enti pubblici territoriali, mondo economico e parti sociali si possano confrontare e condividano le politiche strategiche di area vasta. Reindustria è per eccellenza tale spazio di confronto e di decisione. Mi auguro dunque che questa fase “costituente” consenta a tutti i soci di fare propria questa consapevolezza e dia nuovo impulso a politiche territoriali condivise. In tal senso – conclude Stefania Bonaldi - non escluderei anche la possibilità di un ampliamento dei soci, con ingresso di altre realtà rappresentative del mondo pubblico ed economico locale”.

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