Temperature in costante aumento, dentro e fuori le sedi politiche: lo dimostra il presidio di stamattina davanti all’ospedale di largo Ugo Dossena, al quale hanno preso parte una quarantina di sindaci del Cremasco e un buon numero di consiglieri comunali di Crema. Ampio e trasversale il fronte che si oppone al progetto di riforma abbozzato dalla commissione Sanità di Regione Lombardia: da Rifondazione comunista alla Lega Nord, passando per Pd, Forza Italia, Ncd e liste civiche. Grande assente il Movimento 5 Stelle.
Forze politiche coese
Secondo Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, “le forze politiche si sono dimostrate coese fin dall’inizio, sia per quanto riguarda la figura istituzionale dei sindaci sia per quanto concerne gli esponenti politici di ogni livello. Che la politica locale abbia a cuore questa battaglia lo si vede già dal risultato di stamattina: al presidio organizzato dai sindaci ha partecipato tutto l’arco delle forze consiliari di Crema delle forze politiche in generale. È un segnale molto positivo, quanto meno come premessa per la battaglia”.
L’incontro con i lodigiani
“È evidente che essere coesi non basta: occorre far sentire la propria voce. Stamattina, davanti all’ospedale, abbiamo compiuto il primo passo. Tra le azioni che abbiamo previsto c’è l’incontro con la delegazione dei medici e la consegna del nostro volantino a Luigi Ablondi, direttore generale dell’ospedale. Tuttavia, questo non è che l’inizio: come sindaci del Cremasco abbiamo in programma una serie di altre iniziative: oggi pomeriggio una nostra delegazione incontrerà il sindaco di Lodi e colleghi del lodigiano, perché la sinergia con il lodigiano è uno dei temi in agenda”.
Battaglia al Pirellone
La prossima settimana alcuni sindaci del territorio si presenteranno al Pirellone per confrontarsi con il gruppo regionale Pd. “I contatti coi vari gruppi regionali sono costanti: occorre fare massa critica e ottenere appoggi e sostegno trasversale. La nostra è una battaglia trasparente, aperta a tutte le forze politiche; una volta tanto, su quello che conta il territorio è unito. Sulle modifiche alla riforma contiamo fino all’ultimo: ora c’è la fase di discussione in aula e noi contiamo di far sentire la nostra voce, anche con gesti eclatanti, come presentarsi al Pirellone con la fascia da sindaco e con presidi fissi: dobbiamo divulgare la battaglia – conclude Stefania Bonaldi – per portare avanti le ragioni dei cittadini in scelte che toccano diritti delicatissimi come quello alla salute”.