03-06-2021 ore 20:34 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Agostino Alloni: 'la scuola di Cielle venga rasa al suolo e tutta l’area valorizzata’

Per chi si trova a percorrere viale Europa in direzione di Ombriano, insieme all’ex cascina Valcarenga, fornisce un panorama desolante. Da troppo tempo è caduto il silenzio attorno alla struttura, celebre non solo per le ‘discutibili frequentazioni serali’ e per il murales dedicato al ‘celeste’ Roberto Formigoni e al suo rapporto col denaro pubblico (e privato). Secondo Agostino Alloni “l’edificio realizzato ai Sabbioni, da tutti chiamato ‘ex scuola di Cielle’, andrebbe demolito. Raso al suolo. Le macerie da utilizzare in parte come riempimento delle parti sotterranee dello stesso edificio e in parte come sottofondo per nuovi cantieri, strade, piste ciclabili”. Trattandosi di cemento armato realizzato ormai da qualche anno sussiste un problema: “Le opere murarie dell'ex scuola di Cl difficilmente potranno essere riutilizzate. Sono cambiati i parametri antisismici per gli edifici di uso pubblico, le norme di sicurezza più in generale; le opere sono ormai ammalorate, quelle portanti rimaste invase dall’acqua per anni”.

 

I partner ed i vantaggi

“Chi potrebbe realizzare un simile intervento? Innanzitutto ogni azione andrebbe concordata col curatore fallimentare che è il soggetto a cui compete la gestione dell’intera area. Poi con la regione Lombardia, che aveva finanziato l’opera con un milione di euro, poi cacciati sulle groppe al comune, e fatto ‘ponti d'oro’ agli amici formigoniani, ma il passo decisivo lo deve compiere il comune”. Secondo l’ex consigliere regionale del Partito democratico i vantaggi sarebbero indubbi, a partire dal fatto che “l’edificio, una volta demolito, andrà a valorizzare nuovamente l’area edificabile ora compromessa ed inutilizzata dal punto di vista edilizio (ricordiamoci che lì attorno, insieme all'edificio scolastico sono state realizzate nuove residenze e un grande mole di opere di urbanizzazione che stanno deperendo insieme al ‘mostro’”.

 

Valorizzare l’area

Si potrebbe quindi concretizzare “un corposo e nuovo intervento ad uso pubblico (che non significa realizzato dal comune!) che potrà (dovrà!!) coinvolgere l’enorme area già comunale, diverse migliaia di metri quadri di verde e lasciata in abbandono, di fronte al parco Bonaldi, al confine con viale Europa; verrà valorizzata, senza questo ‘mostro di cemento’, tutta la zona che ora sta soffrendo per la presenza di questo incomodo edificio, compresa la cascina ormai cadente che si trova lì a confine, verso l'Ipercoop, e la bellissima villa di fronte a villa san Giuseppe, anche lei in libera caduta”. In sostanza, “si eliminerebbe un mostro che diversamente rimarrebbe ‘per sempre’ a testimonianza di errori madornale compiuti dall’uomo”.

 

Il precedente di Cinisello

La domanda sorge spontanea: “si potrà mai fare un intervento così importante? E chi lo paga? Nel settembre, ottobre del 2019 a Cinisello Balsamo fu demolito un mostro simile, un edificio in cemento armato che doveva ospitare un nuovo ospedale, il Bassini, mai compiuto. La demolizione avvenne in sinergia tra Asst, comune e regione Lombardia, che tirò fuori 2,5 milioni di euro di contributo a fondo perduto, in accordo con la parte privata interessata a rivalorizzare l’intero comparto. La mia idea è che lo stesso intervento venga fatto anche per l’ex scuola di Cielle. Qui la regione avrebbe almeno un obbligo morale a metterci una pezza e un po’ di soldi. Una esperienza da cancellare”.