“Tutta Italia si sta avvicinando alla zona rossa. Chiaro che la Lombardia, con quello che ha vissuto, è più vulnerabile”. Così Guido Bertolaso durante la conferenza stampa per illustrare provvedimenti approvati dalla giunta regionale in relazione al 'Piano vaccinale anti-Covid' della Lombardia. Letizia Moratti ha spiegato che la delibera “ha accolto l’aggiunta dei nuovi centri, oltre ai 60 hub e ai 600 punti spoke già attivi nell’attuale campagna”. L’Ats di Cremona dovrà vaccinare 11.700 persone al giorno, dato riguardante il picco. I punti vaccinali massivi saranno l’ex tribunale di Crema, la Fiera di Cremona e l’arena Grana padano di Mantova. Nell’ex tribunale le linee vaccinali attivabili sono 20, con una potenzialità massima giornaliera di 2.760 vaccini. A Cremona e Mantova sono attivabili 40 linee per 5.520 vaccini al giorno. Complessivamente sono 13.800 vaccinazioni al giorno, contro le 11 mila necessarie al picco. Per il funzionamento degli hub, la regione ha previsto 200 medici e altrettanti infermieri.
Linee vaccinali
Ogni linea vaccinale è costituita da un medico addetto all'anamnesi, un infermiere per l'inoculazione e da personale amministrativo per accettazione ed accoglienza. I turni di lavoro sono due per 5.75 ore ciascuno. Si prevedono circa 12 inoculazioni l’ora, che potranno aumentare in caso di grandi centri massivi. Le capacità mancanti al picco saranno coperte da privati (accordi in corso di perfezionamento) e da farmacie, studi di medicina generale, ospedali, attuali centri vaccinali già attivi per la Fase 1, 1 bis e 2.
Entro giugno e under 17
L’assessore al welfare ha ribadito con forza la volontà di “vaccinare 6,6 milioni di persone entro il mese entro giugno”. Dichiarazione roboante, mitigata un istante dopo: “sempre se ci saranno i vaccini”. Per raggiungere l’obiettivo andranno effettuate “170 mila vaccinazioni al giorno”. Importante sottolineare che “gli under 17 potranno essere vaccinati in futuro in base ai risultati delle sperimentazioni in corso”. Nell’ambito dell’Ats Val Padana sono previste 492 mila vaccinazioni, ovvero 13 mila al giorno.
Accordo con Poste italiane
“A pieno regime – ha ribadito Moratti - i centri vaccinali massivi potranno garantire 140 mila somministrazioni al giorno, oltre a 30 mila dosi che saranno somministrate da ospedali privati, farmacie, domicili, aziende, medici di base e unità mobili”. Previsto anche un dialogo con i comuni per poter creare una convenzione che consenta loro di essere parte attiva nella campagna. Per potenziare i sistemi di adesione e prenotazione, la regione ha accolto la proposta di Poste italiane, che prevede “immediata disponibilità della piattaforma, gratuità dei servizi, accesso per i cittadini da tutti i punti offerti da Poste italiane (portale, call center, uffici postali, postini), disponibilità per i cittadini di avere 4 date possibili”. Ciò consentirà di risparmiare
Vaccini per insegnanti
“La prossima settimana iniziamo a vaccinare gli insegnanti”. Il direttore generale del welfare lombardo, Giovanni Pavesi, ha spiegato di aver raggiunto “un accordo con le strutture private, garantendo la possibilità di un ampliamento dell’offerta vaccinale. Iniziamo ad inserire nuove categorie da vaccinare senza compromettere l’attività in corso, si tratta di offerte aggiuntive. Abbiamo inserito gli elenchi forniti dal ministero. Stiamo recuperando anche gli elenchi degli operatori delle scuole paritarie. Nessuno verrà escluso, dagli Ata ai tecnici”. Ha numeri inferiori e quindi è già stata completata la raccolta dei dati degli insegnanti degli asili nido, “quindi sarà coperta anche la fascia 0-3 anni”. Gli insegnanti residenti fuori regione? “Ora possono aderire, è stato superato il vecchio sistema che non consentiva l’iscrizione”. Alcune università hanno già iniziato le vaccinazioni, mentre i penitenziari cominceranno nei prossimi giorni.
Farmacie e mondo produttivo
Oggi si terrà un incontro con Federfarma “per ingaggiare in maniera formale la rete delle farmacie, che entrerà nella partita quando avremo il farmaco Johnson & Johnson, monodose, attualmente in corso di approvazione. Faremo una cosa molto innovativa – ha assicurato Pavesi - stiamo studiando un accordo con Areu per quanto concerne la sorveglianza sanitaria. Infine, stiamo siglando un accordo col mondo produttivo, Confindustria e parti datoriali, compreso il medico competente di azienda”.