Una bella notizia per gli abitanti di Spino d’Adda e per tutto il territorio cremasco. Il Ministero dell’ambiente ha confermato il parere positivo alle prescrizioni richieste e attuate dalla provincia di Cremona, in merito al progetto preliminare che era stato presentato nella conferenza dei servizi del 9 maggio scorso. Nove mesi per un parere che ora passa a un altro ministero, il Cipess che darà il via definitivo alla messa a gare del progetto esecutivo. Sulla questione, il sindaco di Spino d’Adda Enzo Galbiati dichiara: “torno a evidenziare le lungaggini burocratiche che riguardano la gara di appalto del ponte sull’Adda. Il nostro territorio e soprattutto la nostra economia hanno bisogno di questa struttura”.
‘Corretto il percorso procedurale’
“Dalla conferenza dei servizi del 9 maggio ad oggi, tutto si è fermato in attesa dei pareri e modifiche per poter procedere alla gara. Ricordiamoci che il ponte è determinante. Il primo progetto risale al 2016 per un costo di 16 milioni di euro, nel 2019 erano 18 milioni, nel 2021, 22 milioni. Nel 2024, siamo passati a 38 milioni in tre anni, quindi condivido il detto il tempo è denaro. Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, esaminata la documentazione progettuale prodotta dalla provincia di Cremona con ultimo aggiornamento del 15 luglio, ha ritenuto corretto il percorso procedurale avviato per consentire l’esame da parte della commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via e Vas ”verifica di ottemperanza" ai sensi dell’art. 185 del d.l.gs. 163/2006, verifica già istruita a maggio 2019 e conclusa positivamente con prescrizioni e raccomandazioni, nel dicembre 2021. Assurdo, ma si è tornato indietro di tre anni”.
‘Determinante il ruolo della politica’
“Penso sia stato determinante l'intervento della politica locale. Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di colloquiare con il senatore cremasco Renato Ancorotti e con il presidente della provincia Roberto Mariani. Mi era stato assicurato un intervento congiunto con i vari enti ministeriali per non perdere altro tempo. Così è stato, un buon gioco di squadra. Ora confidiamo in un passaggio più veloce al Cipess in modo da poter effettuare la gara entro il 2025. Ricordiamoci che Spino d'Adda, nel lontano 1995 è stato il promotore insieme a tutti i sindaci dell'asta della Paullese, da Crema a san Donato per la riqualificazione della ex pstatale 415. Ora siamo l'ultimo paese della provincia e del cremasco a vedere il termine dei lavori”.
Gestione delle strade
“In questi 30 anni le amministrazioni che si sono succedute hanno stipulato tre protocolli di intesa con provincia e regione Lombardia, 1996-2006-2013, per una riqualificazione della viabilità interna. Nessuno di questi protocolli è stato mai rispettato. Anzi Spino si è dovuto accollare i maggiori costi per la gestione e manutenzione di 13 chilometri di strade di arrocco alla nuova Paullese e di tutte le strade declassate da provinciali a comunali. Ora con i lavori del nuovo ponte sull'Adda ci aspettiamo il compimento delle opere a compensazione della viabilità, e messa in sicurezza del quartiere Adda, all'uscita di Spino ovest, richieste avanzate nelle varie conferenze di sevizio”.