Il consiglio comunale di lunedì 5 febbraio è chiamato all’approvazione del nuovo regolamento 0-6 anni, affinché entri in vigore dall’anno educativo 2024/25. In estrema sintesi “afferma il diritto dei bambini ad avere una comunità educante che li accompagni nel loro sviluppo con uno sguardo in continuità”. Più tecnicamente, “disciplina gli elementi essenziali per il funzionamento dei servizi comunali per la prima infanzia” e definisce “i tratti irrinunciabili ed i principi fondanti del progetto educativo di ispirazione montessoriana”. Come spiega l’assessora all’istruzione Emanuela Nichetti, “valorizza il patrimonio di conoscenze, competenze e valori accumulato in anni di lavoro con i bambini e le bambine” e li accorda “con i cambiamenti socio-culturali”.
Un impegno comunitario
Il nuovo regolamento “si fonda sul lavoro Raccontiamo il bambino di oggi, cittadino di domani, nato dalla volontà e dalla collaborazione di un gruppo di coordinatrici pedagogiche unite da un’esperienza decennale di co-progettazione”. Pubblicato nel 2022 è il frutto del loro “continuo e coraggioso lavoro di ricerca e riflessione pedagogica, unito all’impegno profuso dall’amministrazione comunale, che ha creduto e investito nei servizi per l’infanzia e nella formazione di chi si prende cura ed educa le bambine e i bambini”. Viene ribadito che “la crescita dei bambini non riguarda solo la famiglia, ma è un impegno che coinvolge l’intera comunità”. I bambini, tutti i bambini, “devono poter beneficiare delle migliori opportunità di vita e di educazione. Il regolamento 0-6 recepisce queste linee guida e promuove un’educazione partecipata e di qualità dove i bambini i genitori, educatori e insegnanti trovino spazio per dialogare e sentirsi valorizzati, rafforzando la consapevolezza che i servizi per l’infanzia sono luoghi accoglienti di formazione, promozione del benessere, sperimentazione e crescita, andando oltre la tradizionale visione conciliativa”.
Il lavoro svolto
“Quanto lavoro ha richiesto? La prima bozza del regolamento alla quale hanno lavorato le funzionarie dell’Ufficio scuola e che di fatto unificava i due regolamenti in vigore (per nidi e scuola di infanzia) è pronta dallo scorso aprile. Da allora il mio lavoro con l’ufficio è stato orientato soprattutto a costruire ed inserire le parti nuove, a uniformare alcune procedure (per esempio i criteri di attribuzione dei punteggi per la graduatoria di ammissione ai nidi e alla scuola di infanzia comunali), a definire gli organismi di rappresentanza e i loro componenti e ad attribuire al dirigente dei servizi educativi la formalizzazione delle determinazioni funzionali allo svolgimento di adempimenti ricorrenti”.
Gli allegati
“Dal corpo del regolamento sono stati tolti i criteri, le procedure e il funzionamento di nidi e scuola materna, che non sono le linee guida fondanti del progetto pedagogico. Sono stati trasformati in allegati per poterli più facilmente modificare, a seconda delle condizioni tecniche e organizzative del servizio che nel tempo potrebbero cambiare. Nel corso dell’estate si sono svolti incontri con le coordinatrici dei nidi e della scuola di infanzia, per raccogliere suggerimenti e verificare insieme l’applicabilità del regolamento alle realtà che rappresentano e dirigono. Quindi la bozza è stata portata come informativa in giunta il 7 novembre scorso e presentata e discussa in commissione politiche sociali l’8 novembre. Sono stati convocati i comitati di gestione dei nidi (27 novembre) e della scuola d’infanzia (28 novembre), per raccogliere i parere preventivo obbligatorio, anche se non vincolante, rispetto alle modifiche e alle integrazioni contenute nel nuovo regolamento”.
Il futuro
“Dopo l’approvazione in consiglio che succederà? L’asilo nido e la scuola dell’Infanzia sono aperti alla possibilità di realizzare Poli per l’infanzia che accolgano in un unico plesso più servizi educativi 0-6 anni, in una logica di continuità pedagogica, per favorire la massima flessibilità e diversificazione per il miglior utilizzo delle risorse, condividendo servizi generali, spazi collettivi e risorse professionali.
Coordinamento pedagogico territoriale
“Il regolamento 0-6 è una scelta innovativa che nasce per valorizzare il pensiero dei lavori svolti dal Coordinamento pedagogico territoriale dei servizi pubblici e privati 0-6 di cui il comune di Crema è capofila: traduce in prassi di comportamento e metodi quotidiani finalizzati a promuovere la continuità del percorso educativo e a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali promuovendo la piena inclusione di tutti i bambini e rispettando e accogliendo tutte le forme di diversità. Obiettivo del Coordinamento, istituito con il decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 65, è costruire una rete integrata e unitaria di servizi e di scuole 0-6 sul territorio che condivida la ricerca e la riflessione pedagogica e fornisca il proprio contributo tecnico nella definizione delle priorità degli interventi da mettere in atto, i quali confluiscono poi nei piani di zona”.
Mettersi in ascolto
“Il coordinamento si riunisce con cadenza regolare, con l’accompagnamento pedagogico di Sabina Gandellini, docente dell’Università Statale di Milano Bicocca, pedagogista, formatrice e ricercatrice. Dai momenti di confronto collegiale del 2023 è emerso per educatori e insegnanti il bisogno di formazione sul tema della cura. Risposta ricevuta nel partecipatissimo seminario La cura delle bambine e dei bambini nella continuità educativa 0-6 del 2 dicembre scorso al teatro san Domenico. Ha consentito di gettare semi per individuare le linee guida su cui lavoreremo nel 2024. Semi importantissimi, che ricordano ad educatori e insegnanti che “devono mettersi in discussione e in ascolto, sentire il rumore lieve di esseri umani che crescono, avere il desiderio di veder fiorire i semi della conoscenza che hanno seminato confidando in un futuro raccolto, anche di un frutto che non pensavano di aver piantato”.