03-02-2017 ore 11:26 | Politica - Crema
di Silvia Tozzi

Paullese. Ponte sull’adda, tavolo in Regione. Sorte: “ci impegneremo a trovare le risorse”

“Positivo”: questo il giudizio condiviso in merito all’incontro in Regione Lombardia tra una delegazione di sindaci di dell’asse della Paullese e l’assessore regionale Alessandro Sorte. Ha spiegato il consigliere regionale Carlo Malvezzi ha spiegato: “abbiamo compiuto un deciso passo in avanti verso la realizzazione del ponte sull’Adda e del tratto mancante tra Spino d’Adda e Zelo Buon Persico. Dopo l’atto di indirizzo da me proposto e approvato a grande maggioranza nella seduta di bilancio del Consiglio regionale a fine dicembre, l’assessore ha confermato la priorità dell’opera e anche presidenti delle province di Cremona e Lodi hanno sottolineato l’urgenza di completarle il collegamento”.

 

Gli impegni presi

In merito alle risorse finanziarie necessarie alla messa in cantiere delle opere, ha affermato il consigliere Ncd, “Sorte ha dichiarato che si impegna a reperire il milione e mezzo di euro mancante per il nuovo ponte sull’Adda dalle economie che si renderanno disponibili sui lavori conclusi, e a trovare i 15 milioni di euro mancanti per potenziare l’asta della Paullese, sfruttando gli spazi aperti dal Patto per la Lombardia e portando la proposta di completamento dell’opera al tavolo di presidenza e della giunta regionale”.

 

Il punto sui cantieri

Auspicando tempi d’intervento rapidi, il sindaco di Spino d’Adda Luigi Poli spiega: “nello specifico, durante l’incontro si è fatto il punto sui cantieri. In ottobre saranno appaltati i lavori sul secondo lotto, tratto A, della Paullese (dal ponte sulla Cerca alla rotonda di Zelo-Paullo). I lavori dovrebbero partire a marzo del 2018. Devono essere appostate invece le risorse necessarie per il secondo stralcio del secondo lotto (il tratto da Zelo al ponte): sui 23 milioni stimati ne mancano 15. Così devono essere reperite anche le risorse per il pieno finanziamento del raddoppio del ponte, su 17, 5 milioni ne mancano 1, 5”.

 

Le opere compensative

Non è mancata l’occasione per accennare alle opere compensative, ossia la bretella Ovest, le barriere fonoassorbenti e due pensiline per le fermate dei bus: “i risparmi rimarranno a disposizione del lotto in questione, quello cremonese – commenta Poli – quindi da investire sulle opere compensative. A tal proposito abbiamo posto precisa domanda all’assessore regionale Sorte. Per noi queste risorse sono preziose per ridare una viabilità funzionale al nostro comune. Opere che dovevano essere realizzate in passato, ma che non sono mai state realizzate, e che contiamo di poter dare ai nostri cittadini”.

 

Rassicurazioni e conferme

Tema, quelli delle risorse, di interesse anche per la provincia di Cremona: il presidente della Provincia di Cremona Davide Viola ha chiesto rassicurazione su questo, oltre alla conferma delle tempistiche inerenti gli interventi in itinere. Il motivo è chiaro: a Cremona spetta realizzare il ponte, per cui è di primario interesse sapere se verrà garantito sin da subito l’intero finanziamento dell’opera. Da parte sua l’assessore Sorte ha ribadito “il nostro impegno per trovare le risorse per il nuovo Ponte sull'Adda, tema su cui anche il presidente Roberto Maroni ha dimostrato grande sensibilità. Grazie all’azione politica dei territori e del Consiglio regionale sarà dunque possibile trovare le risorse che ancora mancano sfruttando, laddove necessario, anche gli spazi aperti dal Patto per la Lombardia”.

 

Gli interventi a San Donato

Un’ipotesi, quest’ultima, accolta favorevolmente dal consigliere regionale Pd Agostino Alloni, che ha inoltre “sollecitato la Regione e la città di Milano in merito al progetto per l’eliminazione dei semafori di San Donato. Città Metropolitana ha risposto che con Regione stanno definendo le procedure di approvazione del Progetto esecutivo (con la esclusione della Via) e che buona parte delle risorse necessarie (circa 9 milioni) ci dovrebbero essere. Manca qualsiasi approfondimento sul prolungamento della metro tra San Donato e Paullo. E questo è un errore”.

691