“Presto i cremaschi si troveranno a pagare l'ennesimo nuovo balzello”. Ne sono convinti il deputato Danilo Toninelli ed i consiglieri comunali Alex Boldi e Christian di Feo, secondo i quali “presto infatti i cremaschi si vedranno recapitata a casa una nuova "bolletta", magari da Equitalia; il beneficiario sarà il consorzio di bonifica Dunas”.
L’unione dei vecchi consorzi
Come spiegato i consiglieri del Movimento 5 Stelle stamattina, durante una conferenza stampa a palazzo comunale, “questo consorzio è l’unione dei vecchi consorzi Dugali, Naviglio e Adda Serio, nasce nel 2012 in seguito alla legge regionale 31/2008, e si occupa di opere di bonifica, la gestione delle acque irrigue, realizzazione di impianti di energia elettrica nei canali, ecc. Lo scopo della Legge regionale era quello di mettere chiarezza in una giungla di competenze, definendo un soggetto unico per la gestione di ogni singolo bacino idrografico”.
Piano di classificazione
“Il problema è che così facendo il nuovo consorzio ha il potere di stendere un nuovo piano di classificazione in base al quale potenzialmente tutti gli immobili presenti in questo bacino idrografico sono tenuti a pagare la propria quota, in base a determinati parametri e indici, secondo il principio, tutto da dimostrare, che ogni immobile più o meno usufruisce delle varie opere di bonifica o trattamento delle acque realizzate o da realizzare”.
I proprietari di immobili
“Quello che finora quindi veniva normalmente pagato dagli agricoltori cremaschi – hanno aggiunto i Cinque stelle, che al riguardo hanno presentato un’interrogazione parlamentare ed una regionale - sarà pagato anche da tutti i proprietari di immobile. Parliamo di piccole cifre, 20 euro annui, che i cittadini pagano senza dire nulla per non avere problemi: piccole cifre che però formano bilanci di 70 milioni di euro, tale è quello del Dunas”.
Le bollette di Equitalia
Molti i quesiti irrisolti: “Come vengono e verranno spesi questi soldi? Quali le opere e il piano di investimento? Chi controlla l'adeguatezza della tariffa? Questo tema è già molto battuto in alcuni comuni del cremasco, Soncino in testa, dove il Consorzio in questi anni ha già fatto recapitare bollette di Equitalia ad alcuni cittadini. Questi comuni – hanno sottolineato Toninelli, Boldi e Di Feo - si sono già fatti promotori di diverse battaglie per opporsi a questa nuova "tassa", e anche quest'anno si sono uniti in una cordata per fare delle osservazioni al nuovo piano di classificazione, pubblicato il 5 agosto dal Dunas”.
Le prossime iniziative
Secondo i pentastellati, l’amministrazione cremasca “non ha fatto nulla, mentre dovrebbe unirsi ai comuni soncinesi per presentare assieme a loro le osservazioni a questo piano. Dov'è il percorso partecipativo ma anche semplicemente informativo dei cittadini cremaschi? Chi gli spiega perché dovranno trovarsi a pagare una tassa che prima non pagavano sulle bonifiche e trattamento delle acque? Fino ad ora chi le pagava? Essendo materia ovviamente sovracomunale, abbiamo interpellato anche i nostri referenti regionali e nazionali, affinché possano affrontare il problema nei dovuti livelli”.