“Riteniamo che il sindaco di Crema e il Partito democratico di Piloni abbiano tradito il territorio cremasco”. Il consigliere regionale Carlo Malvezzi non usa mezzi termini nell’appuntare al Pd la responsabilità del mancato completamento della riqualificazione della Paullese: “oggi tra le priorità del Patto per la Lombardia sottoscritto l’anno scorso non c’è la previsione di un solo euro per la Paullese, perché quest’opera è uscita dalle prospettive di interesse del Pd”. Il motivo? Nella lettera inviata al presidente della Lombardia dai presidenti provinciali – Cremona inclusa – dove venivano indicate le priorità del territorio non figura l’ex strada statale 415.
Precise volontà politiche
In particolare, rispetto al tema del nuovo ponte sull’Adda “sarebbe bastato concordare con la provincia di Lodi di dividere le risorse: 750 mila euro dal territorio cremonese e altrettanti da quello lodigiano, e avremmo avuto il ponte completalo, mentre ora, mancando le coperture, chissà quanto tempo ancora dovrà passare per partire con la realizzazione dell’infrastruttura”. Il secondo tema è quello della riqualificazione del tratto viabilistico tra Crema e Cremona: “a fine 2016 ho chiesto al Centro padane di realizzare un Piano di valutazione costi e benefici per l’intervento. Al 12 gennaio 2017 – ha aggiunto Malvezzi – è stata trasmessa alla provincia la richiesta di fornire elementi utili alla valutazione; a Centro padane non è ancora arrivato nulla, perché è mancata la volontà politica. Il centrosinistra ha dimostrato di non saper governare la quotidianità”.
Un tradimento bulgaro
Dura anche la reprimenda che arriva dall’europarlamentare ed ex presidente della provincia Massimiliano Salini: “è un dolore vedere che oggi che Crema e Cremona, quando devono decidere di far mettere 1,5 milioni di euro per il pronte sull’Adda, si dimenticano di inserirlo nella documentazione da inviare alla Regione. È un tradimento in pieno stile bulgaro, di un territorio che è amministrato nella sede di un partito. Un partito e un sindaco in preda ad una crisi di nervi, che dimenticano le priorità. Questo diventa un problema per i cittadini cremaschi. È ora di chiudere la campagna elettorale e cambiare sindaco”.
Le priorità di Crema
Da parte sua, il candidato sindaco Enrico Zucchi ha ribadito che “la priorità è il raddoppio della Paullese nel tratto del ponte sull’Adda, e dal rondò dell’Ipercoop tanto amata dal Pd verso l’area industriale. Gli imprenditori vogliono risposte concrete. Ipotizzare che la tangenzialina che dall’alto Cremasco collega la zona industriale sia prioritaria a mio avviso è una cavolata: l’arteria primaria che porta verso Crema è la Paullese. Poi, all’interno del Comune di Crema, la seconda priorità infrastrutturale è il sottopasso sul viale di Santa Maria. Come sindaco accolgo la volontà di rispondere alle esigenze concrete degli imprenditori, e corro verso l’11 giugno con ancora più energia per portare a casa il risultato”.