“Credo che le famiglie che hanno i loro bambini alla scuola dell’infanzia comunale Iside Franceschini non abbiano torto a manifestare le loro preoccupazioni ed il loro disappunto circa l’aumento delle tariffe proposto dalla Giunta di Crema. L’errore di fondo dell’amministrazione comunale rispetto all’obiettivo che vogliono oggi raggiungere sia stato quello di non avere previsto gli aumenti nel corso degli anni, anno per anno”.
Servizi a domanda individuale
Ne è convinto Simone Beretta, Forza Italia, secondo il quale “l’errore più grave di questa amministrazione di sinistra sia stato quello di non aver mai voluto affrontare da subito ed in modo strutturale il nodo dei servizi a domanda individuale nella loro complessità”. Ma restiamo al tema degli aumenti tariffari della scuola dell’infanzia comunale. Non trovo giusto che questi aumenti vadano oggi applicati alle famiglie dei bambini che già frequentano l’asilo da almeno uno o due anni, esclusi eventuali aumenti Istat.
Imposizione di fatto
“Difficilmente dei genitori sradicano i loro figlioli da un’esperienza in essere e da rapporti consolidati tra i loro piccoli avvenuti attraverso processi di socializzazione ben guidati ma non sempre semplici. Certamente evitano volentieri il rischio di traumi per nuovi processi di inserimento e di adattamento in nuovi asili. Preferiscono evidentemente, come è logico che sia, subire a malincuore rincari ingiustificati e pagare. Una “imposizione di fatto” però, tanto inopportuna quanto ingiusta ed ingiustificata”.
Le matricole
“Altro discorso – sostiene Beretta - vale che per le famiglie che vogliano iscrivere i propri figli come “matricole”. Esse conoscendo esattamente quanto costerà iscrivere i propri figli faranno una scelta ponderata, avendo chiaro che tale costo lo sosterranno “pedagocicamente” per almeno tre anni. Tutto questo dimostra, anche per questo caso, come questa maggioranza di sinistra sia da sempre incolore nelle sue strategie di medio e lungo termine, vuoi per pregiudiziali ideologiche difficili da abbandonare vuoi per una incapacità latente nell’aver saputo leggere per tempo la crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo. Agiscono quindi d’impulso e non sempre questo produce buoni e ragionati risultati. Anzi”.
Ceto medio penalizzato
“Anche per questo, dopo aver portato ingiustamente ed inopinatamente la tassazione al massimo possibile che di più non sarebbe consentito dalla legge (addizionale IRPEF, Tasi, IMU sulla seconde case, etc. etc.), non riseco ad immaginare dove abbiano trovato il coraggio di proporre aumenti così significativi per l’asilo comunale Iside Franceschini andando a penalizzare per l’ennesima volta il ceto medio e, forse, non solo. Resto comunque ancorato al dubbio, per evidente mancanza di un quadro complessivo, che tali scelte modificheranno in modo assolutamente insignificante le entrate complessive dei servizi a domanda individuale. Infatti nessuno ad oggi è in gradi di dirci quanto tale scelta andrà ad incidere sulle entrate complessive di tali servizi. I problemi resteranno esattamente quelli che erano fino a ieri. Se così fosse potremmo trovarci di fronte al rischio che questa amministrazione abbia voluto semplicemente e strumentalmente penalizzare qualche particolare categoria sociale. Speriamo di no, perché sarebbe di una tristezza senza confini. Questi aumenti se proposti dal centrodestra avrebbero portato in piazza la sinistra che oggi governa la città a denunciare scelte che per loro da sempre “affamano” il popolo”.
Le contraddizioni
“Che poi oggi ritengano etico, soprattutto SEL e Rifondazione comunista, quello che vanno proponendo non solo contraddice le tante battaglie di una sinistra evidentemente parolaia ed inconcludente ma mi lascia soprattutto di stucco, per non dire di peggio. Tocca a loro giustificare un’incoerenza che è sotto gli occhi di tutti e che peraltro servirà a ben poco sul piano sia delle entrate che del contenimento della spesa. Si sono fatti inutilmente del male tirandosi la zappa sui piedi. E’ stato creato un problema inutile per qualche migliaia di euro. Sarebbero bastate altre scelte per evitare interventi così maldestri perché poco ragionati. Quello a cui si deve mettere mano per ridurre la spesa dei servizi a domanda individuale è di ben altra natura ma questo è un tipo di confronto dal quale questa maggioranza scappa da sempre preferendo mettere continuamente e solo le mani nelle tasche dei cittadini”.