Tornando sulla questione del piano tariffario della Scuola Iside Franceschini, l'assessore all'Istruzione del Comune di Crema Attilio Galmozzi specifica che “attualmente esistono due proposte politiche: la prima, quella dell'amministrazione comunale, prevede una progressività della tariffa rispetto al potere contributivo della famiglia, come annunciato alla stampa giorni fa”.
Da Agazzi a Beretta
La seconda, emersa durante la Commissione di venerdì scorso ed espressa dal centrodestra, in particolare da Simone Beretta ed Antonio Agazzi. “Il consigliere Beretta – sottolinea Galmozzi - ha invitato a rivedere ogni singolo costo della scuola, proponendo l'esternalizzazione del centro cottura interno omogeneizzando il servizio mensa su tutte le scuole cittadine; la seconda, del consigliere Agazzi, tesa ad una progressiva copertura totale del costo della scuola. Soprattutto l'ultima proposta, prevederebbe l'intero costo a carico dell'utenza, con rette che potrebbero giungere fino a 500 euro per alunno, senza nessuna considerazione dell'ISEE”.
Compartecipazione e salvaguardia
Per Galmozzi la proposta comunale ha “operato una revisione del piano tariffario con cognizione di causa, chiedendo una maggiore compartecipazione alla spesa per quelle fasce di ISEE più alte. Rispetto alle critiche mosse dalla consigliera Zanibelli, sulla presunta mancanza di informazioni rispetto alla copertura economica del servizio e dell'assenza di proiezioni sulle maggiori o minori entrate, ribadisco che compito dell'Amministrazione non è legiferare rispetto allo strumento dell'ISEE, ma di applicarlo con criteri di salvaguardia per le fasce più economicamente deboli”.
Bilanci e spunti riflessione
“Il bilancio approvato non è in pericolo e l'assenza di possibilità di effettuare proiezioni rispetto al nuovo ISEE è comune ad ogni amministrazione comunale del Paese. Pertanto nè l'Amministrazione ha la sfera di cristallo, nè tantomeno la consigliera Zanibelli ha aggiunto ulteriori spunti di riflessione rispetto al tema”, conclude Galmozzi.