Il centrosinistra di Crema pare ormai aver abbandonato l’idea delle primarie e quindi anche la candidatura dell’assessore all’istruzione Attilio Galmozzi. La coalizione capitanata dal Partito democratico (parliamo di Crema riformista, che unisce Azione, Italia viva, Socialisti e Verdi) sta lavorando per limare i dettagli e trovare la massima condivisione prima di lanciare ufficialmente la candidatura dell’assessore ai lavori pubblici, il trentaseienne Fabio Bergamaschi. Pare al momento escluso che possa trovare l’appoggio di Rifondazione comunista e Sinistra italiana, che potrebbero anche presentarsi unite al primo turno. Al termine del suo mandato decennale, il sindaco Stefania Bonaldi potrebbe ancora far parte del consiglio comunale. Allo studio la possibilità di ricoprire il ruolo di capolista in una civica per dar manforte al candidato di coalizione. Il Movimento 5 stelle si presenterà da solo alle urne, mentre il centrodestra (Lega, Forza Italia e Patto civico, ovvero la galassia attorno a Enrico Zucchi), seppur ci stia lavorando alacremente, non ha ancora trovato convergenza su una candidatura unitaria.
Visto dal centrodestra
Abbiamo fatto il punto col sindaco di Soncino e coordinatore provinciale Forza Italia, Gabriele Gallina: “A livello nazionale il centrodestra non ha sicuramente brillato e l’astensionismo massiccio ha dimostrato per l’ennesima volta quanto i partiti debbano ancora maturare, siano essi di centrodestra o di centrosinistra. A livello locale le cose sono andate un po’ meglio. In provincia di Cremona si è votato in pochi comuni, solo 13. Prima delle elezioni sei comuni facevano riferimento al centrodestra, mentre a urne chiuse siamo arrivati ad otto”.
Due comuni in più
I comuni governati dal centrodestra hanno mantenuto e consolidato la posizione e i due comuni conquistati dal centrodestra, Rivolta d’Adda e Pieve san Giacomo, anche se di diverse dimensioni, sono comuni di rilievo e di attenzione per tutto il territorio circostante. Ritengo quindi si possa essere soddisfatti dei risultati elettorali locali”. Ora si apre una nuova fase. “A livello nazionale il centrodestra deve dimostrarsi maggiormente compatto e il fatto di essere al governo e all’opposizione non aiuta. A livello locale, invece, la priorità è lavorare in armonia con gli altri segretari provinciali di centrodestra, al fine di proporre una lista unitaria alle prossime elezioni provinciali”.
“Crema rimane incompiuta”
Crema andrà alle urne la prossima primavera. Per Gallina, dopo 10 anni di amministrazione Bonaldi, resta una “città incompiuta e che necessita di trovare numerose soluzioni a tematiche ancora irrisolte, nonostante l’amministrazione Bonaldi abbia avuto a disposizione un decennio e risorse economiche sbloccate dal vecchio patto di stabilità. Tra gli annosi problemi di Crema il solo che è in via di soluzione, grazie anche ai finanziamenti di regione Lombardia, è il sottopasso di santa Maria, che pur ha avuto non pochi inciampi. A livello territoriale, una maggiore attenzione ai rapporti con gli altri enti locali avrebbe potuto dare maggiore armonia e forza alle istanze del territorio”.
Candidato: proposta seria e competente
Sulle primarie il coordinatore provinciale di Forza Italia spiega di non essere contrario a priori, “ma non vogliamo nemmeno utilizzare un simile strumento quando non serve. Il centrodestra per le prossime elezioni comunali di Crema è in grado unitariamente di prendersi la responsabilità di formulare una proposta seria e competente per il ruolo di candidato Sindaco. Per inquadrare le caratteristiche necessarie, non si deve inventare niente: quando un candidato è serio, ha esperienze dirette nella gestione di strutture complesse, ha disponibilità all’ascolto e capacità di decisione ed è pronto a mettersi al servizio della propria comunità. Non serve altro”.
“I giochi della politica”
A Crema ha fatto molto discutere la rinuncia di Umberto Cabini, appetito dal centrosinistra: “è un imprenditore serio e competente. Ha ricoperto egregiamente incarichi anche di rilievo pubblico ed è una risorsa umana e professionale importante per tutta la comunità cremasca. Io credo che prima di tutto venga il rispetto per la persona e dopo i giochini della politica; evidentemente una parte del centrosinistra se l’è dimenticato”.
La salute del Cremasco
Secondo Gallina “più un territorio è diviso e meno riesce ad incidere nelle scelte dei livelli istituzionali superiori. La regione Lombardia ha il dovere di tenere conto di questo nelle sue scelte. Il territorio cremasco non è più compatto come un tempo. Bisogna rivedere gli ingranaggi delle decisioni territoriali, in modo che si possa ricomporre il quadro istituzionale sovra comunale di un tempo. La priorità è rendere operativi i contenuti del Masterplan 3C e tutti gli enti locali e la provincia in primis, devono farsi carico per la loro parte della sua implementazione”.