Consiglio comunale articolato quello che si è svolto martedì 30 luglio a Pandino. Diversi i punti all’ordine del giorni tra cui l’adeguamento della tariffa Imu. Il punto è stato illustrato dall’assessore al bilancio Francesco Vanazzi. In sala anche Erica Arfani responsabile area finanziaria del comune di Pandino. “Si è deciso di procedere con un’adeguamento dell’aliquota Imu allineandola a quella di molti altri comuni della zona. L’aumento non andrà a toccare il 90 per cento dei residenti, ovvero coloro che hanno l’abitazione come prima casa. Rimangono invariate le aliquote per le pertinenze dell’abitazione principale (sei per mille) e l’esenzione di 200 euro per le residenze di lusso come ville antiche e castelli. L’aumento, da 9,80 a 10,60 per mille riguarda i terreni agricoli, le aree edificabili, i fabbricati industriali e commerciali. L’imposta è calcolata su tutto l’anno. In autunno sarà dato incarico ad una società di recupero crediti per le inadempienze di pagamento dell’Imu”.
Galimberti contesta il punto
“Abbiamo cercato di toccare il meno possibile le tasse dei cittadini. Tuttavia - prosegue Vanazzi - abbiamo maggiori spese, alte percentuali di evasione e non vogliamo tagliare i servizi”. ‘Uniamo Pandino’ con il capogruppo Luigi Galimberti ha votato contro il punto contestando: “a dicembre, le aliquote erano invariate, mentre ora si aumenta l’Imu per incrementare il gettito fiscale di 400 mila euro”. La maggioranza, dopo la dichiarazione della capogruppo Claudia Cerioli, ha votato a favore. Il punto è passato con nove favorevoli e quattro contrari.