01-07-2013 ore 13:20 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

‘Manifesti di Crema’, fa discutere l'accordo tra il Comune e ‘Le Muse’. Beretta, PdL: “da chiarire contorni ed i retroscena di una convenzione dai confini nebulosi”

“C’è una convenzione tra il Comune di Crema e l’Associazione culturale Le Muse che desta più di una perplessità e sulla quale andremo fino in fondo perché c’è bisogno di capire tutta una serie di omissis ed incongruenze. Attendevamo delle risposte che non sono ancora pervenute e non vorremmo che arrivassero a stagione culturale conclusa. Che sia difficile darle?”

Premesse ‘stupefacenti’
Secondo Simone Beretta, consigliere d’opposizione per il PdL, “le premesse della convenzione lasciano stupefatti. Si legge nella convenzione che il comune di Crema “intende promuovere l’organizzazione di una rassegna di spettacoli e attività denominata I manifesti di Crema e che l’Associazione Le Muse ha espresso la sua volontà a collaborare alla realizzazione di dette manifestazioni…”. Detto fatto. Bella questa”.

Minima ricognizione
Secondo Beretta “ci sta che il Comune pensi ad un’iniziativa culturale, non ci sta che si scelga un partner senza un minimo di ricognizione e di gara pubblica, quanto meno per verificare se su piazza vi fosse la disponibilità anche di altri a collaborare. Le cose saranno però andate esattamente così? Boh!”.

”Fino a 10 mila euro”
“Altra cosa – aggiunge l’esponente del PdL - sarebbe stato il contrario: un’associazione a suo rischio e pericolo intende organizzare delle iniziative culturali ed il Comune dà il suo Patrocinio. Punto e a capo. In quel caso nulla da dire e da eccepire. In questo caso invece, non solo il comune mette di fatto a disposizione delle risorse e non di poco conto, fino a 10.000 euro escluso addirittura il costo del personale, ma addirittura si è prestato a ricercare degli sponsor in grado di sostenere economicamente un’iniziativa delegata nei fatti ad altri”.

Le società partecipate
“Poi – sottolinea l’ex assessore ai lavori pubblici - capita che tra gli sponsor trovi anche alcune società partecipate, aspramente criticate a suo tempo da qualche consigliere di minoranza di sinistra quando il sindaco era Bruttomesso perché avevano forse finanziato due volumi di cultura su pittori cremaschi. Predicare bene ma razzolare male non è comunque una novità per alcuni”.

I contributi diretti
“Dalla convenzione poi non si evince neppure se Le muse guadagnano qualcosa e del caso quanto. Che lo facciano gratuitamente? O chi ripiana eventuali debiti? Spetteranno al comune o all’Associazione Le Muse. Non è sufficiente, peraltro profondamente sbagliato, che gli sponsor eroghino direttamente all’Associazione i contributi di una manifestazione voluta e ideata dal Comune per garantire la piena copertura dei costi. Perché così non lo è già dall’inizio dell’operazione considerato che il comune, come già detto mette a disposizione personale e soldi, evidentemente in aggiunta agli sponsor. Profondamente sbagliato” sbotta Beretta.

Convenzione stoppata
“Con la giunta Bruttomesso una convenzione del genere sarebbe stata stoppata. C’è da chiedersi come mai quello che ieri veniva visto e giustamente con lenti d’ingrandimento oggi sia tutto più facile. Lo capiremo più avanti – conclude il consigliere d’opposizione - quando presentata un’interpellanza al riguardo avremo modo di capire in profondità i contorni ed i retroscena di una convenzione dai confini nebulosi”.
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