01-03-2023 ore 11:47 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Comunità energetiche rinnovabili: ‘un cambio culturale, sei incontri nei quartieri di Crema’

“Un passaggio culturale di straordinaria importanza nella produzione e nel consumo dell’energia elettrica. Un’operazione di territorio, che parte dal basso e orienta una nuova economia. L’aspetto prioritario riguarda l’adesione dei cittadini. Ci auguriamo che possano innamorarsi di questo progetto”. Così il sindaco Fabio Bergamaschi ha introdotto la conferenza stampa del comune di Crema dedicata all’illustrazione del piano operativo per la realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili: sei serate, durante le quali i tecnici di Consorzio.it e dell’amministrazione comunale forniranno tutti i dettagli sul progetto.

 

Il programma degli incontri

Il comune crede fortemente nell’iniziativa, che promuoverà anche attraverso la realizzazione di un sito internet dedicato e attraverso una campagna sociale. La prossima settimana verrà recapitata ad ogni famiglia anche una lettera del sindaco, con i dettagli del progetto. Gli incontri nei vari quartieri si terranno tutti alle ore 21: “Si partirà lunedì 13 marzo nella sala polifunzionale della parrocchia di Castelnuovo, in via Zambellini”, ha aggiunto l’assessore all’ambiente Franco Bordo: “giovedì 16 marzo sarà la volta della sala dell’oratorio di santa Maria, in via Battaglio, quindi lunedì 20 marzo nel salone dell’oratorio dei Sabbioni, in via Cappuccini e giovedì 23 marzo all’oratorio di San Carlo. Lunedì 27 marzo ad Ombriano, nella villa san Giuseppe di viale Europa (parco Bonaldi) e giovedì 30 marzo presso il comune di Crema”. Martedì 7 marzo si svolgerà un incontro in comune con le organizzazioni economiche e gli ordini professionali.

 

Il sostegno della Diocesi

Al progetto partecipa direttamente anche la chiesa cremasca. Come spiegato da Angelo Marazzi, “la Diocesi sostiene la transizione ecologica. Nei mesi scorsi è stata realizzata una mappatura completa delle disponibilità. Tenendo conto anche dei vincoli della Sovrintendenza, perché i tetti delle chiese e le case parrocchiali adiacenti le chiese non potranno ospitare pannelli solari. Anche se ci aspettiamo di riceverne altre, al momento abbiamo raccolto una quarantina di disponibilità: contando che la Diocesi conta 60 parrocchie, possiamo dirci soddisfatti. Le parrocchie che non potranno essere produttrici di energia, entreranno nelle comunità energetiche come consumatrici. In fase di predisposizione delle convenzioni privilegeremo l’aspetto sociale”.

 

Il peso della partecipazione

Per il braccio operativo dell’area omogenea cremasca, Consorzio informatica e territorio, è intervenuto l’amministratore delegato Bruno Garatti. Tracciando una similitudine con l’introduzione della raccolta porta a porta, ha ripreso le parole del sindaco: “siamo di fronte ad un nuovo salto culturale, un nuovo approccio. È una nuova sfida e come per la raccolta differenziata, vogliamo continuare ad essere innovativi. Il progetto delle comunità energetiche che stiamo promuovendo nel territorio sta raccogliendo un riscontro molto importante. Da tempo non si vedeva una così vasta partecipazione nelle sale pubbliche. Significa che siamo sul pezzo e che la gente vuole partecipare, essere coinvolta nell’iniziativa”. In chiusura Bergamaschi ha ricordato che si sta giocando una partita senza bandiere: “non si tratta del progetto della maggioranza comunale. Coinvolge tutti, chiederemo a tutti i consiglieri di contribuire nella diffusione capillare del progetto. Ringrazio al riguardo Ardigò e Piarulli, che ci stanno aiutando ad allargare la platea della partecipazione”. Per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, il comune di Crema ha messo a bilancio 500 mila euro. Mai come oggi l’unione fa la forza e ciascuno può essere protagonista del cambiamento.

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