01-02-2022 ore 20:17 | Politica - Cremasco
di Denise Nosotti

Cremasco: appello ai parlamentari locali per risolvere la carenza di medici di famiglia

“Sui medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta è emergenza vera. Chiediamo ai parlamentari eletti nel territorio di farsi carico della carenza di professionisti al servizio delle nostre comunità e individuare soluzioni concrete”. Alcuni sindaci del territorio (Madignano, Moscazzano, Gombito, Ripalta Arpina, Castelleone, Credera Rubbiano, Montodine e Fiesco) hanno indirizzato una lettera ai parlamentari cremaschi affinché si interessino di un problema che si trascina ormai da tempo e che si è acuito con l’emergenza Covid: la carenza di medici di medicina generale.

 

Gombito è in seria difficoltà

Tra i comuni che sentono maggiormente la criticità, emersa con forza, durante gli ultimi incontri del subambito cinque (che ha come capofila Castelleone) c'è Gombito. È il sindaco Massimo Caravaggio a spiegare la situazione: “da un anno e mezzo non abbiamo più il servizio di medico di medicina generale, anche se l’ambulatorio è a disposizione gratuita. Lo stesso vale per Ripalta Arpina che da due professionisti si è ritrovata con uno solo. I nostri mutuati devono recarsi a Castelleone. Manca dunque un servizio fondamentale soprattutto in questo periodo. Come amministrazione abbiamo preso contatti con Ats Val Padana. Ci hanno parlato della difficoltà di trovare, a livello zonale, ma anche lombardo, medici di base. Questa lettera è un appello ai nostri parlamentari affinché risolvano questa crisi generalizzata perchè non ci sono sostituti”.

 

A Credera emergenza risolta

“È arrivato il momento di rendere pubblica l'esigenza di poter trovare altri canali di confronto e nello specifico di chiedere ai senatori e ai deputati uno sforzo volto a trovare soluzioni normative adeguate volte a colmare la gravissima situazione di difficoltà nella gestione della medicina territoriale”. I sindaci ringraziano i professionisti, attualmente in servizio, in prima linea nell’emergenza Covid: “Questo tema è infatti è stato oggetto di un confronto continuo, da luglio 2021 a oggi”. Ha firmato anche il sindaco di Credera Matteo Guerini Rocco: “É un problema che può colpire qualsiasi comune. In paese ora il medico di base c’è. Alcuni mutuati sono dal dottor Pellegrino, mentre altri sono dal dottor Coti. L’emergenza è dunque rientrata. La situazione va comunque monitorata perché quello del medico di medicina generale è un servizio essenziale. Va modificata la normativa a livello nazionale, perchè le mancanze, in questo settore, vanno a discapito dei più deboli”.

 

Esigenza del subambito cinque

“A Fiesco - spiega il sindaco Giuseppe Piacentini - abbiamo un medico di base che proseguirà l’attività ancora per due anni. So però che comuni limitrofi come Gombito e Ripalta Arpina hanno difficoltà. L’ambulatorio in paese c’è, ma i mutuati devono recarsi a Castelleone. Non c’è ricambio. La normativa va rivista e cambiata. Per questo è importante sollecitare i politici a livello nazionale”. Moscazzano, con il sindaco Gianluca Savoldi, si unisce agli altri colleghi nonostante il paese, attualmente, non presenti problemi: “Condividiamo un’emergenza che può presentarsi negli anni futuri. Come Moscazzano anche Montodine non ha emergenza impellente. In paese abbiamo il dottor Coti; alcuni pazienti invece si recano dalla sostituita della dottoressa Pedrini, andata in pensione, a Montodine”. "Ci sono problematiche che vanno ben oltre la comptenza dei sindaci o delle regioni - aggiunge Elena Festari sindaco di madignano - E' per questo che abbiamo concordato, in sinergia, di cominciare a muovere i primi passi sperando che possano accendere un faro su questo problema che a breve toccherà gran parte della popolazione".

 

  Casa di Comunità alla Brunenghi

Moscazzano e Montodine condividono l’esigenza che non vengano ridotti i punti di ricevimento. L’auspicio di Savoldi "è che la regione dia il nulla osta per realizzare la casa di comunità alla fondazione Brunenghi di Castelleone. Sarebbe un luogo molto più adatto rispetto a via Gramsci. È più ampio, dotato di ampi parcheggi e ci sono aree dove destinare ulteriori ambulatori e servizi”. Il sindaco Caravaggio (Gombito) è d'accordo: “la scelta della Brunenghi è una buona idea, ma non toglie il problema della carenza di medici di medicina generale. Servizi infermieristici infatti non possono sostituirsi a quelli medici”.

1282