01-01-2016 ore 18:49 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, Scs servizi locali srl in liquidazione. Stefania Bonaldi: “evitato un disastro e risolto un enorme problema ereditato dal centrodestra”

“Scs servizi locali srl è stata messa in liquidazione da metà dicembre ed è stato incaricato un liquidatore, con un mandato preciso che gli permetta di prendere impegni a lungo termine anche per i soci: Cremasca Servizi, quindi Scrp”. Secondo Stefania Bonaldi, commentando l'esito di uno dei punti chiave dell'ultima Giunta del 2015, “è una svolta nella riorganizzazione delle nostre società partecipate, pienamente rientrante nel piano di razionalizzazione fortemente voluto dalla mia amministrazione ed altrettanto fortemente portato avanti”.

 

L'enorme problema

L’occasione è propizia per ricapitolare le principali operazioni portate a termine e per il sindaco di Crema “per ringraziare coloro che hanno lavorato costantemente per raggiungere questi positivi risultati. Faccio notare che abbiamo risolto un enorme problema ereditato da chi ci aveva preceduto e, soprattutto, che abbiamo ottenuto questo risultato grazie ad una squadra competente e qualificata; alludo all'amministratore unico di Cremasca Servizi Dino Martinazzoli, al presidente di Scrp Pietro Moro ed al vicepresidente Francesco Borsieri, alla consigliera di Scrp Stefania Cervieri, pure dipendente del Comune di Crema, nonché all'ultima new entry, Beppe Tiranti, che peraltro ha già collaborato con noi curando la dismissione del teleriscaldamento al gruppo Lgh come consigliere della Società Cremasca Calore”.

 

Disastro evitato

“Riguardo all'avvio della messa in liquidazione di Scs servizi locali non posso non ringraziare i colleghi sindaci cremaschi, che sul punto avevano dato un mandato molto chiaro a Scrp. Sul piano della sostanza, che è quello che interessa ai cittadini, rilevo che si è evitato un disastro: portare in tribunale i libri di una società che in passato è arrivata a più di 800 mila euro annui di perdita, oltre che a livelli di indebitamento elevatissimi. In altre parole, con queste azioni si è evitato di scaricare i costi sugli utenti e, più in generale, sui cittadini di Crema”.

 

L'apporto di Ervin

“Se ciò non è avvenuto – sottolinea Stefania Bonaldi - è merito prima dell'amministratore unico di Cremasca Servizi Gianfranco Ervin che, lo ricordo a beneficio dei cittadini, ma anche di quegli amministratori che hanno la memoria corta, ha annullato i costi del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale soppresso in forma indolore - sul piano occupazionale - la divisione costruzioni, abbattuto i costi dell'acqua della piscina facendo realizzare un apposito pozzo, asciugato i costi generali della Scs servizi locali e posto le condizioni per le successive fasi di ricollocazione dei servizi con gara”.

 

Società calore

Dopo Ervin l'impegno è proseguito con Pietro Moro, Dino Martinazzoli, Francesco Borsieri e Beppe Tiranti. Secondo il sindaco di Crema merita un grande risalto “un tema che ha ricevuto troppo poca attenzione nei mesi scorsi: “l'eccezionale risultato della vendita della Scca, la società che gestisce il teleriscaldamento, al gruppo Lgh. Scca aveva bisogno di essere gestita industrialmente e questa vendita, a un prezzo congruo e remunerativo, ha liberato Scs di indebitamenti enormi: risorse bloccate che impedivano altre possibilità di investimento”.

 

Piscina e parcheggi

Sul tema della razionalizzazione delle partecipate la struttura amministrativa del Comune lavora da anni con quelle che il sindaco definisce “una dedizione e una professionalità straordinarie. I successi della positiva ricollocazione della piscina comunale, con la salvaguardia dei livelli occupazionali e l'ampliamento del servizio ai cittadini: faccio notare che dopo anni ed anni di chiusura dell'impianto nelle vacanze di Natale da quest'anno la piscina chiude solo ed esclusivamente nelle feste comandate”. A tutto ciò va aggiunto “l'interesse di molti operatori qualificati per la gara parcheggi in corso sono successi anche per l'ottimo lavoro della squadra comunale”.

 

Bocciodromo e illuminazione pubblica

Eppure non tutto è stato concluso: “finalmente, nella fase di liquidazione si ripartirà per dare una soluzione anche alla ricollocazione del bocciodromo, salvaguardandone ovviamente la funzione sociale e sportiva. Quindi affronteremo l'affidamento ad un soggetto terzo dell'illuminazione pubblica, che avrà il compito di riqualificarla. Un'azione poderosa, con un unico obiettivo, offrire alle persone benefici in termini di maggiore accessibilità a servizi sempre più qualificati senza gravare sulle loro tasche, ridurre i debiti del passato, favorire investimenti sugli impianti, fare gestire servizi specifici a chi ha le competenze adeguate per farlo. Il tutto salvaguardando i posti di lavoro. Era un impegno assunto con gli elettori e non abbiamo deflettuto di un millimetro, grazie ad un lavoro di squadra portato avanti con grandissimo impegno e altrettanta serietà”.

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