01-01-2015 ore 13:10 | Politica - Roma
di Gianni Carrolli

Poste italiane. Franco Bordo, SeL: "nella Legge di stabilità la pietra tombale sull'efficienza del servizio"

"La Legge di stabilità, approvata dalla maggioranza Pd-Ncd in via definitiva alla Camera, contiene varie misure inique e insufficienti per produrre sviluppo e lavoro. Ma vi sono anche delle scelte proprio negative - commenta Franco Bordo, deputato di Sinistra ecologia libertà - e tra queste c'è quella che possiamo definire la pietra tombale sull'efficienza del servizio postale, tema che riscontra parecchio interesse da parte dei cittadini che sovente ricevono la posta con forte ritardo o non la ricevono affatto.

 

La distruzione della certezza
Dito puntato contro il comma 227 della Legge di stabilità, che sanscisce come Poste Italiane "potrà prevedere l'introduzione di misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito sull'intero territorio nazionale". Secondo Bordo, la norma "autorizza Poste Italiane a ridurre la qualità e l'efficienza del servizio postale. Con poche semplici parole, il Governo ha deciso la distruzione della certezza del servizio postale".

 

Le conseguenze
"In parole povere - prosegue l'onorevole cremasco - le Poste potranno decidere di passare ogni tot, per prelevare o consegnare la corrispondenza, magari ogni 15 giorni o una volta al mese, nelle zone, comuni o quartieri, in cui è meno conveniente passare".

 

Le ricadute locali
"Questa decisione non è detto che non penalizzerà anche le grandi città ma si ripercuoterà certamente sui centri piccoli e medi, dove i volumi di posta sono minori, e quindi il servizio sarà molto meno frequente. Quindi, proprio le località che sono già in una situazione di penuria di servizi si vedranno ulteriormente contratto anche il servizio postale, e non potranno più neppure protestare se una lettera gli arriva dopo un mese, visto che le Poste sono autorizzate a ritenere che quella è la tempistica giusta per la sostenibilità economica del servizio".

 

Il "pacco" natalizio
"Avremo utenti, cittadini e imprese, di serie A e B, questa volta non più per un disservizio ma per legge. Un bel pacco di Natale per da parte del Governo e della sua maggioranza parlamentare - conclude Bordo - che al posto di preoccuparsi di far funzionare bene i servizi pubblici, li va a smantellare.

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