30-06-2024 ore 10:44 | Economia - Associazioni
di Claudia Cerioli

Autotrasporti: incontro con Rixi per definire la professione e adeguarla ai regolamenti europei

Discutere della normativa concernente la ridefinizione della professione di autotrasportatore. È stato questo il nodo principale affrontato nel corso dell’incontro tra le associazioni dell’autotrasporto e il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Edoardo Rixi. Come commenta il segretario regionale del sindacato degli autotrasportatori: “Non si può considerare autotrasportatore chi fa incetta di commesse e poi, non avendo personale e mezzi per effettuare le consegne, subappalta a soggetti più piccoli. La nostra associazione ha sempre sostenuto la necessità non solo di adeguare la professione dell’autotrasportatore ai regolamenti europei, ma anche quella di introdurre un criterio di proporzionalità tra fatturato e numero di veicoli e di addetti, per ogni impresa di autotrasporto”.

 

Costi e aggregazioni di imprese

Molto distanti, ad esempio, le posizioni delle diverse sigle sindacali sul tema della remuneratività. Assotir ha ribadito la propria richiesta di rendere obbligatori i costi minimi. La maggioranza delle associazioni ha tuttavia optato per gli attuali valori di riferimento che, al contrario, non sono obbligatori,  ma ha chiesto una migliore ridefinizione in termini tecnici. Su questa soluzione in ogni caso è stato avviato un confronto con l’autorità garante per la concorrenza ed il mercato. “È stata richiamata l’attenzione istituzionale sul tema delle aggregazioni, strumento fondamentale per consentire alle piccole e medie imprese dell’autotrasporto di crescere e poter competere in un mercato caratterizzato da grandi concentrazioni. Si è fatto un passo in avanti sul tema delle reti di imprese, equiparando ai consorzi soltanto le cosiddette reti-soggetto, cioè quelle che hanno un’effettiva autonomia imprenditoriale e giuridica”.

 

Pagamenti e attese

Rimangono inoltre molte problematiche da risolvere come i tempi di pagamento, di attesa al carico e allo scarico delle merci, e soprattutto corrispettivo del trasporto. Secondo la presidente nazionale di Assotir Vita Manigrasso: “esistono già delle norme, che tuttavia non vengono applicate. E le soluzioni finora prospettate non sono in grado di superare l’impasse. Il problema è che rimane in capo al trasportatore l’onere di denunciare il mancato pagamento. Cosa che, stante la debolezza contrattuale del trasportatore, finora non è quasi mai avvenuta”. Il Ministero ha anche affrontato la questione delle risorse al comparto: “prendiamo atto dei vincoli di bilancio, le misure prospettate sono inevitabili, ma chiaramente non possono essere risolutive per le difficoltà del settore. Se mai si raggiungerà una soluzione, sarà solo quando si adotterà un quadro normativo che premi le capacità imprenditoriali di chi investe nell’autotrasporto, piuttosto che su chi ci specula sopra”. L’assemblea si aggiorna tra una quindicina di giorni.

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