Il 29 aprile 2025 alle ore 17:30 si è svolta presso la Sala Pietro da Cemmo del Museo Civico di Crema la seconda edizione de Il Festival della Sicurezza, un evento promosso dall’associazione Polytropos in collaborazione con Fondazione LHS e il gruppo Ermes. L'iniziativa ha riunito esperti, professionisti del settore, studenti e cittadini con l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema ancora troppo spesso sottovalutato.
Ancora una vittima
Una notizia funesta, che ha lasciato i presenti sgomenti e rattristati, ha aperto la giornata: un operaio gruista di 35 anni, residente nel Bresciano, ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere edile a Soresina, in provincia di Cremona, a testimonianza dell'attualità di questi temi. “Il nostro approccio con la sicurezza è ciclico – ha commentato a caldo Paride Spinelli, l'infaticabile presidente dell'associazione Polytropos - nel momento in cui un incidente o un grande scandalo fa notizia ne parliamo, poi si torna alla normalità. Il nostro approccio diventa abitudinario, per questo è importante parlarne in modo sistematico, impostando percorsi di miglioramento ed intervenendo concretamente sulla cultura della sicurezza”.
La voce delle istituzioni
Anche Matteo Piloni, consigliere regionale del PD, ha commentato l'accaduto: “La provincia di Cremona in Italia ha la più grande incidenza di vittime sul lavoro e questo triste primato deve farci riflettere tutti. Questo tema deve essere il primo punto dell'agenda politica, come ricordato anche dal presidente Mattarella proprio in queste ore. Si deve parlare di qualità del lavoro, investire nella formazione e soprattutto non procedere solo con i controlli, ma anche con gli incentivi di premialità”. Giorgio Cardile, assessore alla cultura del comune di Crema, ha aggiunto che è imprescindibile sensibilizzare tutta la società: “Spesso si gioca al ribasso, si accettano compromessi perché il lavoro è la condizione necessaria per vivere. Si deve partire dal parlarne come comunità e ai giovani, che si stanno formando. Non si può prescindere dalla dimensione umana del lavoratore”.
Obiettivo 18: dimezzare le morti sul lavoro entro il 2030
Tema centrale dell’incontro è stato Obiettivo 18: ridurre del 50 per cento gli incidenti mortali sul lavoro entro il 2030. Questo ambizioso traguardo si inserisce in un contesto ancora drammaticamente segnato da situazioni preoccupanti: tre morti al giorno sono un tributo troppo grande e terribile con il settore dell'edilizia che è il più penalizzato e le fasce degli over 65 e degli stranieri quelle che vedono più infortuni e decessi. E questi dati non contemplano il sommerso.
Interventi di spessore
Durante l’evento sono intervenuti esperti relatori, che hanno portato la loro testimonianza e condiviso buone pratiche per aumentare la consapevolezza e l’efficacia delle misure di prevenzione, moderati con garbo da Paolo Gualandris, direttore del quotidiano “La Provincia di Crema e Cremona”. In apertura il video messaggio di Simona Tironi, assessore all’istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia, che non ha potuto essere presente, ma che ha richiamato i 1000 corsi di formazione in tema di sicurezza con oltre 7000 allievi, che si sono tenuti nel 2024 in Lombardia.
Creare cultura
La parola è passata al padrone di casa Spinelli, che ha ricordato come il festival sia nato da un incontro casuale e fortunato con fondazione LHS: “Bisogna cambiare passo – ha affermato convinto e convincente - e impostare un percorso condiviso per rendere concreto questo obiettivo ambizioso”. Quindi, il giovane ha introdotto un ospite a sorpresa, arrivato in aereo dalla Sardegna, è stato Yuri Piroddi, membro della compagnia Rossolevante, che lo scorso 11 aprile ha messo in scena al San Domenico lo spettacolo "Sicuro? Sicuro! Le nuovissime avventure di Pinocchio" con la presenza di 350 studenti dell'Istituto Comprensivo Crema Uno a riprova che anche il linguaggio non convenzionale del teatro può parlare di prevenzione e sicurezza.
Una battaglia comune
Jacopo Moschini, presidente giovani Confindustria Lombardia in dialogo con Elena Curci, Segretario Generale CGIL Cremona, ha sottolineato che un contesto così difficile richiede di essere affrontato in sinergia. Tanto gli imprenditori, quanto le organizzazioni sindacali sono sul campo per collaborare, anche in termini di iniziative di formazione: datori di lavoro e lavoratori devono attivare e coltivare un confronto costruttivo, che sappia coinvolgere i giovani, da loro si cambia la cultura. La sua interlocutrice ha ricordato il referendum sulla sicurezza sul lavoro: “E' il quarto referendum proposto in tema di appalti e sub appalti, dove avvengono gli incidenti peggiori e gli infortuni più gravi, il più delle volte mortali”.
Chi è l'assassino?
Particolarmente intenso ed accorato è stato l'intervento di Davide Scotti, segretario generale della fondazione LHS: “Il 28 aprile ricorre la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Questo è un problema globale: ogni giorno muoiono sul luogo di lavoro 6000 persone. L'assassino è la cultura che manca”. Tra racconti di aneddoti e ricordi personali, il relatore interroga i presenti: “L'espressione di questa cultura non sono forse i nostri comportamenti? Allora siamo tutti complici di omissioni, di mancanza di attenzione? La sicurezza è un valore prima che una regola o una norma. Non c'è cambiamento, se non c'è coinvolgimento. Ognuno di noi può cambiare il mondo intorno a sé”.
Due voci autorevoli
Hanno chiuso il giro degli ospiti Giuseppe De Palma, direttore UO Medicina del Lavoro di ASST Spedali Civili e professore ordinario di medicina del lavoro dell'Università degli Studi di Brescia, che ha affrontato il tema della valutazione del rischio e della ricerca costante della qualità e Anna Marinella Firmi, direttrice del dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria ATS Valpadana, che ha ribadito l'importanza dei compiti di vigilanza e di prevenzione.
La sicurezza come valore culturale
Il messaggio chiave emerso nel corso della giornata è che la sicurezza non può essere considerata solo un insieme di norme da rispettare, ma deve diventare un valore condiviso, parte integrante della cultura aziendale e sociale. L’educazione e la formazione continua rivestono un ruolo centrale, così come il coinvolgimento attivo dei lavoratori e delle nuove generazioni. Il Festival della Sicurezza ha offerto momenti di confronto interattivo e spazi di dialogo, occasioni importanti per costruire una rete virtuosa tra istituzioni, imprese e cittadini, uniti da un obiettivo comune: salvare vite umane.