29-03-2020 ore 13:40 | associazione libera artigiani
di Giovanni Colombi

Coronavirus: ottenere gli aiuti dall’Inps è più facile con la Libera artigiani di Crema

Per far fronte alla crisi economica provocata dalla pandemia in corso, il decreto “Cura Italia”, varato dal Governo, ha introdotto alcune misure a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese. Come sempre, però, in questi casi è bene avvalersi del supporto di esperti, perché volendo fare da soli c’è il rischio di perdersi in un labirinto di procedure e adempimenti. A questo proposito, la Libera associazione artigiani di Crema può vantare uno staff di elevata competenza e continuamente aggiornato, in grado di accompagnare per mano imprenditori e professionisti, grazie a un pacchetto di servizi a 360 gradi.

 

La richiesta telematica all'Inps

Ecco alcune informazioni riguardo a come procedere per inoltrare la richiesta di poter beneficiare degli aiuti disposti dal Governo. Gli aiuti in questione sono erogati direttamente dall’Inps e devono essere richiesti dagli interessati solo ed esclusivamente in via telematica. Non è possibile, pertanto presentare una richiesta cartacea. Le richieste possono essere presentate solo in due modi diversi e alternativi fra loro: personalmente dall’interessato, tramite il suo accesso all’area riservata del sito internet dell’Inps, previa richiesta del cosiddetto Pin dispositivo oppure tramite un patronato, che potrà provvedere a espletare questa pratica, con una delega da parte dell’interessato. A questo proposito il servizio offerto dal patronato Acai-Enas della Libera Artigiani è uno dei fiori all’occhiello dell’associazione di categoria ed è già pronto per far fronte alle richieste che si presumono numerosissime e che sono già state preannunciate da moltissime telefonate di richiesta di informazioni.

 

Chi sono i destinatari dell'indennità

Tra le misure più attese previste dal decreto “Cura Italia” ci sono l’indennità di 600 euro per il mese di marzo, per determinate categorie di cittadini e il bonus per servizi di baby-sitting. L’indennità di 600 euro è prevista per i titolari di partita Iva iscritti all’Inps, ma anche per i lavoratori del settore agricolo o del turismo e anche per i lavoratori stagionali, mentre il bonus per il servizio di baby-sitting è destinato a quei cittadini con figli di un’età inferiore a 12 anni, in considerazione della chiusura forzata delle scuole, disposta fin dai primi istanti dell’emergenza. Come si diceva, il singolo cittadino interessato può anche rivolgersi autonomamente all’Inps, ma c’è la possibilità di imbattersi in alcuni ostacoli. Come prima cosa, infatti, dovrebbe richiedere il Pin, nel caso non ce l’abbia già, per poter entrare nell’area riservata del sito internet dell’Inps, dove si trova la domanda da compilare e inviare. In seguito, dovrebbe selezionare l’apposita domanda (la richiesta di indennità o la richiesta di bonus baby-sitting), compilarla in ogni sua parte e inviarla seguendo le relative istruzioni. Se però il contribuente in questione non fosse già in possesso del Pin, ecco che potrebbe verificarsi una difficoltà. Infatti, in condizioni normali, il Pin può essere richiesto telefonicamente, al numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06164164 (a pagamento da rete mobile) oppure ancora online, seguendo le indicazioni reperibili nella procedura disponibile al sito: www.inps.it o recandosi presso una sede Inps. Dovendo escludere per ovvie ragioni l’ultima ipotesi di richiesta, i cittadini posso seguire una delle due ipotesi restanti (telefonicamente oppure online).

 

Le tempistiche

La procedura prevede il rilascio di un Pin di 16 cifre, le prime 8 nel preciso momento in cui si conclude la telefonata o la procedura online, mentre la seconda parte del Pin, cioè le seconde 8 cifre, arriveranno al domicilio del richiedente entro 10-15 giorni dal rilascio delle prime 8 cifre, a mezzo posta ordinaria e compatibilmente con le tempistiche postali e di invio. Dal momento che i fondi sono ad oggi limitati, l’attesa dell’arrivo del Pin dell’Inps per poter procedere alla domanda potrebbe comportare disagio a coloro che vogliono accedere ad uno dei benefici previsti dal decreto “Cura Italia”. Ad ogni buon conto, l’Inps stesso sta predisponendo procedure semplificate per ottenere in tempi più veloci l’intero codice di sicurezza di 16 cifre e per mettere nelle condizioni coloro che lo volessero di presentare la domanda anche solo se in possesso delle prime 8 cifre.

 

Il supporto della Libera artigiani

Considerate le difficoltà a cui occorre far fronte, niente di meglio che usufruire del servizio di patronato messo a disposizione dalla Libera associazione artigiani di Crema, che può contare anche sulla consulenza di professionisti in materia fiscale e di lavoro, come lo stesso direttore della Libera Artigiani, Renato Marangoni, iscritto all’Ordine dei consulenti del lavoro di Cremona. Vi sono infatti diverse altre agevolazioni introdotte dal decreto “Cura Italia”, per cui la Libera è pronta a offrirvi il suo supporto, al fine di permettere a tutte le aziende di superare pressoché indenni questo momento di emergenza che ha colpito tutti noi. Al momento, la Libera associazione artigiani è attiva solo telefonicamente, in ciascuna delle sue tre sedi: a Crema (numero di telefono: 0373/2071, indirizzo email: [email protected]); a Pandino, in piazza Vittorio Emanuele III 11 (tel. 0373/91618) e a Rivolta d’Adda, in via Dante Alighieri 4 (tel. 0363/78742). In ognuna delle sedi è anche possibile prendere appuntamento con le due commercialiste che collaborano con la Libera artigiani: Eleonora Agazzi e Matilde Fiammelli o con Silvia Corrado, per quanto riguarda il servizio di patronato.

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