Centinaia di soci hanno firmato il ricorso contro il commissariamento e contro la conseguente revoca di tutti gli organi della federazione provinciale di Coldiretti Cremona. I soci firmatari hanno ritenuto tale provvedimento “preordinato, immotivato, ingiusto, contrario alle procedure previste dalle norme statutarie e, manifestamente incoerente con gli obiettivi di corretta gestione della federazione provinciale, anche con riguardo ai criteri di scelta della persona individuata come commissario. La carenza di motivazioni induce anche ad interrogarsi su quali siano i reali intenti di chi ha assunto una simile iniziativa”.
Opera di informazione sul territorio
Come dichiarano i firmatari: “per i motivi sopra esposti, anche nell’ottica di tutelare l’immagine pubblica della nostra associazione di fronte a condotte altamente screditanti della missione istituzionale, ci siamo visti costretti a diffidare gli esponenti di Coldiretti ed i segretari di zona nel mettere in pratica qualsiasi azione contraria ai loro doveri, riservandoci di portare i fatti all’attenzione dei probiviri della confederazione e di ogni autorità preposta. Continuerà nel frattempo la nostra opera di informazione sul territorio e la raccolta di ulteriori firme contro il provvedimento di commissariamento, al fine di conservare l’originaria compattezza della federazione provinciale che finora ha condotto ad una corretta gestione, a importanti risultati e all’unità di intenti”.
‘Contestazioni strumentali e infondate’
Coldiretti ribadisce "l'infondatezza delle contestazioni" sollevate in merito al commissariamento: “la decisione che ha condotto al commissariamento e alla nomina del delegato confederale era necessaria ed è stata presa in assoluta legittimità seguendo i principi di trasparenza, legalità e unitarietà. L’intervento è stato assunto nel pieno rispetto delle regole. Questo per contrastare un sistema che ormai si era stratificato e che non rispettava più quelli che sono e devono essere i principi unitari ai quali Coldiretti da sempre si inspira. Un sistema che non può anteporre interessi di natura localistica rispetto a quelli dell’intera comunità. Sono emerse pregresse vicende di gestione della Federazione non rispettose di regole e norme, che confermano ulteriormente la doverosità e la correttezza di un necessario, quanto sofferto, intervento. Pertanto, qualsiasi contestazione in questo senso risulta strumentale e infondata”.