Dopo una trattativa lunga e serrata, è stato siglato il contratto regionale per il personale della formazione professionale. Anticipato da un accordo economico a marzo e da un accordo ponte sull’orario di lavoro a luglio, il nuovo contratto regionale interviene su diverse materie, migliorando aspetti economici e di organizzazione del lavoro. Di seguito le principali novità: erogazione di 1.000 euro una una tantum in welfare entro giugno 2025; adeguamento economico dei rimborsi per missione e aumento del ticket a 6,20 euro a partire da febbraio con la possibilità di contrattare ulteriori aumenti a livello di sede.
L’organizzazione del lavoro
Nel recepire il Ccnl, il contratto regionale regola la flessibilità a partire dalla ventiquattresima ora di docenza frontale con credito orario di un'ora oltre la venticinquesima e di due ore dopo la ventiseiesima. Vengono chiarite le attività annesse alla docenza e sono definite le assenze che non determinano recuperi. Il testo contrattuale norma la gestione dei contratti a tempo e dà la possibilità di contrattare il diritto alla disconnessione ente per ente. Il lavoro di confronto ha portato, non con poca fatica e momenti di contrapposizione con la delegazione di Aef, ad un testo che innova in diversi punti il contratto nazionale, rimandando alla contrattazione di terzo livello ulteriori elementi di miglioramento. La parola passa alle lavoratrici ed ai lavoratori: mercoledì 15 gennaio 2025 è previsto un attivo unitario di tutte le Rsa, al quale seguiranno le assemblee territoriali.