La Cgil Cremona fa un bilancio dell’anno che si va a concludere. In generale, è stato un 2023 segnato da mobilitazioni e di presenza sul territorio per una camera del lavoro con 130 anni di storia. Questo anniversario segna un passato ricco di cambiamenti epocali, in cui la Cgil e la camera del lavoro di Cremona si sono affermate come punto di riferimento per diverse categorie lavorative in continua evoluzione con i tempi, giovani, anziani, disoccupati, lavoratori del settore pubblico e privato, migranti. Questi anni hanno visto il sindacato impegnato in prima linea nell'azione sociale, guardando a un futuro di grandi sfide e cambiamenti, mantenendo i valori di democrazia, antifascismo e difesa dei più deboli.
Intensificate le mobilitazioni
Negli ultimi 130 anni, molti membri della Cgil hanno giocato un ruolo chiave nella lotta contro le guerre del secolo scorso, contribuendo alla liberazione dal fascismo e dal nazismo, e partecipando attivamente alla svolta democratica del paese, così come ancora oggi è in prima linea per la difesa di questi valori, come ha saputo riempire le piazze in occasione del vile attacco fascista alla sua sede nazionale. Questi sforzi hanno incluso, nel corso degli anni, la lotta per i diritti dei lavoratori, la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro. Nel 2023, proseguendo le mobilitazioni degli anni precedenti, sono state intensificate le lotte sindacali e manifestazioni, in linea con la tradizione storica di difendere le condizioni di lavoro e vita dei lavoratori.
La via maestra
Quest'anno, la protesta è andata contro politiche che peggiorano le condizioni di lavoratori, giovani, migranti, pensionati e cittadini. Maggio e giugno hanno visto grandi manifestazioni per promuovere la via maestra, una piattaforma mirata a riformare politiche economiche e sociali, necessarie per aumentare salari, diritti e contrastare leggi di bilancio inadeguate. Questo movimento ha culminato in imponenti proteste di piazza a ottobre e in uno sciopero generale il 24 novembre, che ha visto una massiccia partecipazione anche a Cremona, evidenziando la richiesta di un cambiamento significativo per migliorare la vita di milioni di persone.
Difesa della sanità pubblica
Centrale il ruolo dell’organizzazione anche in difesa del servizio sanitario nazionale. Il 2023 è stato infatti l’anno in cui la CGIL, insieme a molte altre organizzazioni, ha presentato un referendum per abrogare le norme che equiparano la sanità privata a quella pubblica, di fatto cancellando un diritto fondamentale, come quello alla cura, con milioni di persone che subiscono interminabili liste d’attesa o che si devono rivolgere, pagando, al privato. Il sistema sanitario va difeso e potenziato anche aumentando i salari e promuovendo un piano straordinario di assunzioni così come va promosso anche nei settori pubblici e della conoscenza. La crisi ha accentuato le disuguaglianze economiche e sociali: oltre sei milioni di cittadini sono in povertà assoluta, e molti lavoratori non hanno risorse sufficienti per vivere dignitosamente.
Alcuni dati
La presenza nel territorio cremonese è notevolmente aumentata, con attività in 89 dei 113 comuni, grazie alle leghe Spi. Nelle quattro camere del lavoro, sono stati assistiti assistito oltre 40.000 persone, evidenziando il ruolo cruciale della nostra organizzazione, specialmente nel supporto alle persone più fragili. Ci impegniamo a intensificare ulteriormente l'attenzione e l'ascolto verso le loro esigenze. La precarietà, che colpisce soprattutto giovani e donne, continua ad essere un problema acuto nel 2023. La Legge di stabilità 2024, a nostro avviso, peggiora questa situazione con l'introduzione dei voucher e la liberalizzazione dei contratti a termine.
Dalla parte della pace
L’organizzazione è preoccupata per il continuo aumento di morti e infortuni sul lavoro: queste tragedie colpiscono profondamente le famiglie e l'intera società. Il 2023, ha segnato dei passi avanti, insufficienti ma significativi, come i protocolli d’intesa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che in tutta la nostra provincia siamo riusciti a siglare unitamente alle istituzioni territoriali. Un impegno che dovrà necessariamente trovare risposte concrete negli anni a venire, con progetti di formazione, a partire dalle scuole, e sul quale porremo sempre la nostra massima attenzione.La violenza di genere rimane un problema serio, spesso sottovalutato o minimizzato. Anche a Cremona la violenza e la discriminazione di genere hanno visto un grande impegno della Cgil. Il 2023 è stato, poi, l’anno di nuove vecchie guerre, con l’escalation di violenza e morte nei territori palestinesi e la Cgil è, ancora una volta, dalla parte della pace, così come la maggioranza della società civile, come hanno dimostrato le grandissime manifestazioni nazionali, ma così come abbiamo dimostrato anche a Cremona e nella nostra provincia.