Tra i provvedimenti varati in questi mesi dal Governo, a sostegno di lavoratori e imprese, figura anche il bonus per i lavoratori domestici. Una categoria, quella di colf e badanti, per la quale la Libera Associazione Artigiani di Crema ha attivato da tempo un servizio apposito. “Per i lavoratori domestici non conviventi, che alla data del 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro, per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, è stato riconosciuto un bonus da 1.000 euro per i mesi di aprile e maggio, erogato dall’Inps in un’unica soluzione - spiega Silvia Corrado, addetta al patronato Acai-Enas della Libera Artigiani - le relative domande possono essere presentate sul sito dell’Inps fino a esaurimento dell’importo stanziato dal Governo. Qui alla Libera Artigiani siamo pronti a offrire il nostro supporto. Tutto ciò che è richiesto sono la propria carta di identità, il codice fiscale e l’Iban”.
Sono previsti criteri particolari per vedersi riconosciuto questo bonus?
“Sono esclusi dal beneficio i titolari di una pensione, così come coloro che hanno un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato diverso da quello domestico. Fermo restando che non si ha diritto al bonus se si percepiscono già altri tipi di indennità stabilite negli ultimi decreti legge”. Oltre a questa misura, il Governo ha introdotto un bonus babysitter, per cui è previsto un importo massimo di 1.200 euro oppure 2.000 euro, se i richiedenti sono dipendenti sanitari pubblici e privati di strutture accreditate o addetti al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, che sono stati impiegati per l’emergenza Covid. “Anche in questo caso sono previste alcune condizioni - continua Silvia Corrado – i due genitori richiedenti, che possono essere sia lavoratori dipendenti sia autonomi, anche iscritti alle casse previdenziali private, non devono essere percettori di ammortizzatori sociali o altre indennità. Non solo: per poter beneficiare del bonus babysitter occorre anche non aver fatto richiesta del congedo parentale. Nel caso, invece, si sia richiesto il congedo, si potrà comunque ricevere il bonus in questione ma con un importo dimezzato (600 euro oppure 1.000 euro, se si fa parte delle categorie sopra elencate), purché, tuttavia, il congedo non sia superiore a un totale di 15 giorni. Qualora sia superiore a questo limite massimo, non si potrà presentare domanda. Infine, il proprio figlio, beneficiario del servizio di babysitter, deve avere un’età inferiore ai 12 anni, a meno che non gli sia riconosciuta una qualche forma di disabilità”.
Qual è la modalità prevista per effettuare la propria domanda?
“Bisogna inoltrare le domande sempre attraverso il sito dell’Inps ed entro il prossimo 31 luglio. È necessario indicare alcuni dati, come il numero di giorni richiesti per il servizio di babysitter, nonché i dati relativi alla persona che svolgerà questo tipo di servizio. Invito ad affidarsi anche in questo caso alla Libera Artigiani, perché la procedura non è semplicissima e di conseguenza è bene ricevere prima tutte le informazioni. C’è un’ultima precisazione da fare: in alternativa al bonus babysitter e con gli stessi importi previsti per quest’ultimo si può fare invece domanda per il bonus centri estivi, precisando di quale centro estivo si tratta e il periodo per il quale si richiede il bonus e allegando la fattura dell’avvenuto pagamento”.
Per informazioni
Chiunque avesse bisogno di ulteriori chiarimenti o precisazioni, può dunque rivolgersi a ognuna delle tre sedi della Libera Associazione Artigiani: a Crema (tel. 0373/2071; indirizzo email: [email protected]); a Pandino (tel. 0373/91618) e a Rivolta d’Adda (tel. 0363/78742).