Quante sono le agevolazioni a cui abbiamo diritto ma che ci possono sfuggire, senza il sostegno di un’associazione che ci aggiorni passo dopo passo in merito alle novità legislative? Il rischio c’è, soprattutto nell’emergenza attuale, in cui i decreti legge che si susseguono sono molti e altrettanti i bonus previsti. Tra questi, emerge la misura relativa agli interventi obbligatori per sanificare i luoghi di lavoro - il cosiddetto Bonus sanificazione -, introdotta per contrastare il diffondersi del coronavirus. Ecco, dunque, l’importanza di avvalersi dell’assistenza della Libera associazione artigiani di Crema, che è la prima nel territorio cremasco per numero di servizi offerti, in quanto è in grado di mettere a disposizione un pacchetto a 360 gradi, pensato appositamente per rispondere alle diverse esigenze di imprenditori e professionisti.
Il bonus sanificazione
È un credito di imposta riconosciuto nella misura del 60% delle spese sostenute per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi finalizzati a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti (mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione, occhiali protettivi, tute di protezione, calzari). Rispetto alla precedente formulazione, contenuta nel decreto Cura Italia, il successivo decreto Rilancio ha ampliato la platea dei beneficiari, includendo anche gli enti non commerciali, gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Inoltre, ha esteso le spese agevolabili ai dispositivi come termometri, termoscanner, tappeti e vaschette econtaminanti e igienizzanti, inclusa la loro eventuale installazione. Infine, ha aumentato la misura del credito d’imposta, che è passato per l’appunto al 60% delle spese sostenute, e il limite massimo fruibile, salito a 60mila euro.
I requisiti
Il bonus sanificazione riguarda le spese sostenute nell’arco di tempo che va dallo scorso 1 gennaio al 31 dicembre 2020. È importante sottolineare che, per poter fruire del credito d’imposta, l’attività di sanificazione deve essere eseguita da imprese specializzate, in grado di fornire la documentazione certificante il rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa europea in materia. Questo aspetto è fondamentale, perché la documentazione va esibita in caso di eventuali controlli. Stessa cosa vale per i dispositivi di protezione individuali, che pure devono essere certificati e conformi ai requisiti di sicurezza previsti a livello europeo. Un altro aspetto da evidenziare riguarda il fatto che solo i servizi di sanificazione danno diritto al bonus e non l’acquisto di un qualsiasi prodotto per la sanificazione. Occorre tenerlo ben presente, visto che in questo periodo si rilevano molte offerte commerciali di questo tipo, per le quali è prevista una diversa agevolazione, ma non il Bonus sanificazione.
Per informazioni
Per ulteriori informazioni ed essere assistito per ottenere il bonus, contatta la Libera associazione artigiani di Crema in una delle sue tre sedi presenti sul territorio: a Crema (tel. 0373/2071; email: [email protected]); a Pandino (0373/91618) e a Rivolta d’Adda (0363/78742) e fissa un appuntamento con le nostre commercialiste: Eleonora Agazzi e Matilde Fiammelli.