23-02-2023 ore 15:00 | Economia - Cremona
di Claudia Cerioli

Padania Acque: fondi dal Pnrr per l’impianto di essiccazione fanghi al depuratore di Cremona

L’ufficio d’ambito della provincia di Cremona, ente di pianificazione, regolazione e controllo del servizio idrico integrato locale, è risultato beneficiario di un importante finanziamento dall’unione europea – Next Generation eu di circa 3,5 milioni di euro concesso dal ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica mediante il Pnrr. Grazie al contributo assegnato Padania Acque, in qualità di gestore unico dell’idrico cremonese, potrà realizzare un innovativo impianto di essiccamento di fanghi di depurazione con lo scopo di ridurne la quantità prodotta tramite un trattamento termico a bassa temperatura. Il Presidente dell’Ato di Cremona Stefano Belli Franzini e il direttore Damiano Scaravaggi, il presidente di Padania Acque Cristian Chizzoli, l’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi e il direttore generale Stefano Ottolini, insieme al sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti, hanno presentato il progetto che prevede l’inizio dei lavori nell’anno in corso e la messa in funzione dell’opera entro la fine del 2024.

 

Come sarà la struttura

L’ottimizzazione della linea di trattamento dei fanghi del depuratore, attraverso la realizzazione di cinque nuovi essiccatori con capacità di trattamento pari a cinque mila tonnellate all’anno e l’installazione di una seconda centrifuga per la disidratazione dei fanghi provenienti dal comparto di digestione anaerobica, comporterà una significativa diminuzione del rifiuto sia in peso che in volume. La tecnologia di essiccamento dei fanghi scelta nell’ambito del progetto si basa sull’impiego della pompa di calore (facendo così ricorso soltanto al consumo di energia elettrica e non di gas naturale) allo scopo di togliere l’acqua in eccesso dai fanghi, riducendo la componente umida del prodotto da circa il 75 per cento attuale al 20-25 per cento in regime di funzionamento dell’impianto. 

 

Priorità all’ambiente

“Il nuovo impianto – spiega il direttore tecnico di Padania Acque Giovanni Sala - viene realizzato coerentemente alle politiche e agli indirizzi normativi comunitari e nazionali in ottica di economia circolare, che prediligono la riduzione della produzione dei rifiuti ancor prima dell’efficientamento dei sistemi di riciclo/recupero. Il nuovo comparto permetterà infatti significativi benefici in termini di sostenibilità: la riduzione della produzione di fanghi, l’efficientamento del costo di gestione e di smaltimento, la riduzione dell’impatto ambientale. Nel 2022 Padania Acque ha smaltito 4.550 tonnellate di fanghi trasportate da ben 250 TIR e con un costo di 800 mila euro. L’obiettivo futuro è di abbattere la produzione dei fanghi fino a 1.500 tonnellate all’anno da smaltire con un conseguente risparmio economico e di trasporto su gomma riducendo così le emissioni di anidride carbonica. La tecnologia di essiccamento fanghi scelta nel progetto prevede inoltre una totale assenza di emissioni in atmosfera in quanto la parte evaporata dal processo verrà sottoposta a condensazione e quindi inviata in testa al depuratore per le successive fasi di trattamento”.

 

Sviluppo cittadino sostenibile

La realizzazione del nuovo comparto presso il depuratore di Cremona, inserita nel piano d’Ambito 2020-2023, rientra inoltre nel piano di sviluppo sostenibile ed energetico “Cremona 20/30” promosso dal Comune di Cremona e che, oltre a Padania Acque, coinvolge anche il Gruppo A2A e Aem Cremona nello sviluppo di un sistema integrato di economia circolare e di rigenerazione ambientale ed energetica. Come ha dichiarato il sindaco Galimberti: “L’investimento sull’essiccamento dei fanghi aiuta le aziende, l’ambiente e la qualità dell’aria, tenendo insieme transizione ecologica ed economica”.

 

Ridotto l’impatto ambientale

Soddisfazione è stata espressa anche da Stefano Belli Franzini, Presidente dell’Ato di Cremona e sindaco di Gussola. “L’importante finanziamento a fondo perduto ottenuto per la realizzazione del nuovissimo impianto permette in primo luogo di sottolineare l’intuizione di Padania Acque e dell’Ufficio d’Ambito di sondare la possibilità di uscire dalla “comfort zone” del servizio idrico integrato – core business di entrambi gli enti – per provare invece a mettere in gioco le proprie competenze su una linea di finanziamento che il Pnrr riserva alla gestione dei rifiuti. Il nuovo impianto di essiccamento dei fanghi è un’opera pubblica realmente concepita a tutela dell’ambiente perché ridurrà drasticamente l’impatto ambientale dei residui del processo di depurazione, seppure a Cremona sono ampiamente sotto controllo e con parametri qualitativi ottimi, e perché, tramite una serie di parametri tecnici e vincoli molto precisi, il nuovo comparto attua con decisione il cosiddetto DNSH (Do Not Significant Harm), ovvero il principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente sin negli aspetti più di dettaglio della cantierizzazione dei lavori”.