Proseguono le conviviali del Rotary Club Crema dedicate all'innovazione e alle competenze, con particolare cura per la presentazione degli strumenti per cavalcare il cambiamento. Come sottolineato dal presidente Antonio Grassi, "il nuovo ciclo di incontri è una continuazione ed un completamento del precedente, dedicato alle start up". Ospite dell'appuntamento di ieri, 21 gennaio, Daniele Marazzi. Consigliere delegato del Consorzio Dafne e professore a contratto della Cattolica di Milano, l’ingegnere gestionale cremasco ha parlato della filiera della salute. La straordinaria importanza del settore può essere riassunto coi numeri del 2023: oltre 5900 aziende, più di 228.700 addetti e un fatturato che supera i 92 miliardi di euro. Per dare un’idea dell’ordine di grandezza, possiamo dire che ammonta al 4,3 per cento del prodotto interno lordo italiano.
Consorzio Dafne
Community B2b no-profit di riferimento per la filiera healthcare, può contare su 264 imprese (153 industria, 80 distribuzione, 31 logistica) e un fatturato superiore ai 50 miliardi. Il campo d’azione si sviluppa sull’intero territorio nazionale, con Lombardia e Lazio ai primi posti della classifica. Il consorzio si interfaccia con le istituzioni e quotidianamente lavora alla crescita culturale del settore e delle persone, attraverso la promozione di progetti trasversali e del confronto. Si tratta di un “insieme interconnesso di servizi e soluzioni digitali, deputato al miglioramento delle relazioni tra gli attori della filiera”.
Fustella dei farmaci
La community ha prodotto più di 5 milioni di documenti digitali, oltrepassando il 20 per cento di ordini digitali del sistema sanitario nazionale, con 800 aziende interconnesse. Marazzi ha espresso qualche dubbio sull’entrata in vigore dell’abolizione della fustella dei farmaci, il bollino a tre strati che contiene tutte le informazioni necessarie ad identificare uno specifico medicinale. Al suo posto sulle confezioni è prevista l’apposizione di un codice identificato univoco a barre bidimensionale (data Matrix 2D).
In attesa del decreto
La direttiva 2011/62/Ue è implementata dal regolamento 2016/161/Ue: in vigore per tutti i paesi membri dal 2019, Italia, Belgio e Grecia hanno ottenuto una proroga al 9 febbraio del 2025. Se il Belgio ha già provveduto all’implementazione e la Grecia ha già predisposto ogni cosa, l’Italia è in attesa del decreto per aggiornare la normativa. L’obiettivo è quello di evitare conflitti o sovrapposizioni col regolamento, che in quanto tale diviene efficace automaticamente anche per l’Italia.