Terreni allagati, raccolti al palo e semine autunnali bloccate. Nelle campagne lombarde gli agricoltori fanno i conti con gli effetti del maltempo che a più riprese ha interessato la Lombardia nell’ultimo periodo, con precipitazioni intense anche nei giorni scorsi. Lo rende noto la Coldiretti regionale sulla base di un monitoraggio sul territorio: “Mentre nelle aree montane si assiste a fenomeni di dissesto e smottamenti in pianura gli agricoltori non possono entrare nei campi zuppi d’acqua”.
Rischio sanzioni
“Il risultato è che le operazioni sono bloccate o fortemente rallentate, paralizzando di fatto i lavori che andrebbero fatti in questo periodo. La difficoltà nelle semine – continua la Coldiretti regionale – riguarda anche quelle colture, non a scopo alimentare, messe a dimora in vista dell’inverno per proteggere i terreni durante i mesi più freddi. Il rischio, in questo caso, è che gli agricoltori vadano incontro a sanzioni per non rispettare gli impegni agro-climatico ambientali presi con l’Unione Europea”.
Produzioni estive
“Non sono ancora terminate le raccolte di produzioni estive come quelle del riso, del mais di secondo raccolto e della soia. Seminate in ritardo a causa delle piogge primaverili, su queste coltivazioni ora si temono cali produttivi al momento stimati tra il 20% e il 30% in meno rispetto ad annate normali. L’annunciato ritorno del tempo stabile potrebbe aiutare a recuperare in parte il ritardo accumulato ma se dovessero ripresentarsi condizioni meteo sfavorevoli, il rischio è anche quello di perdere completamente la produzione rimasta in campo”.