21-08-2023 ore 13:00 | confcommercio
di Giovanni Colombi

Riforma del Fisco. Badioni: “bene l’impianto, auspichiamo il confronto con le parti sociali”

Dopo l'approvazione del 3 agosto in Senato, anche la Camera dei deputati, in terza lettura, ha dato il suo ok al disegno di legge delega sulla riforma fiscale. Per Confcommercio si tratta di una riforma che va nella giusta direzione.

Sostenere le piccole e medie imprese
“È una riforma – commenta il presidente di Confcommercio Provincia di Cremona, Andrea Badioni - che stimola la crescita attraverso la riduzione del carico di imposte, il contrasto all’evasione e la semplificazione degli adempimenti, sicuramente un buon passo avanti per tutto il nostro sistema”. Secondo Confcommercio uno dei punti di forza della riforma sono le misure in materia di Irap, Irpef e di Ires per favorire il reinvestimento degli utili in azienda. “Promuovere la capitalizzazione delle imprese e incentivare nuova occupazione ed investimenti a sostegno dell'innovazione – sottolinea Badioni - è sicuramente la strada giusta per sostenere le piccole e medie imprese nel loro percorso di crescita e innovazione”.

 

Confronto con le parti sociali

“Per quanto riguarda la semplificazione - puntualizza il presidente di Confcommercio provincia di Cremona - concordo con il nostro presidente nazionale Carlo Sangalli, è positivo che siano stati introdotti principi di delega per la revisione del sistema fiscale dei Comuni, delle Città metropolitane e delle Province. Ed è da apprezzare che, in relazione ai tributi locali, sia mantenuto il principio della progressività fiscale, sia esclusa la doppia imposizione tra Stato ed enti locali e si punti all'attuazione del federalismo fiscale, un tema quest’ultimo molto sentito da territori produttivi come il nostro. In conclusione giudichiamo buona la riforma ma è necessario che il confronto con le parti sociali prosegua nella fase di messa a punto dei decreti d’attuazione, soprattutto su punti cruciali come il superamento dell’Irap e la razionalizzazione delle aliquote Iva”.

2119