21-03-2020 ore 13:21 | associazione libera artigiani
di Giovanni Colombi

La Libera associazioni artigiani ti aiuta ad ottenere le agevolazioni contro la crisi

Come prima misura per contrastare la crisi economica provocata dal coronavirus, il Governo italiano ha varato nei giorni scorsi il decreto legge Cura Italia. Si tratta di un provvedimento che, essendo molto complesso e articolato, necessita di un chiarimento, per non rischiare di generare confusione. Ecco perché la Libera associazione Artigiani di Crema non ha certo perso tempo per rendere più agevole l’interpretazione del decreto ai suoi associati. Una delle caratteristiche principali della Libera Artigiani è infatti quella di poter contare sulla professionalità elevata del suo staff, continuamente aggiornato in merito ai provvedimenti legislativi e sulla collaborazione di consulenti esperti nei diversi ambiti di interesse. Lo stesso direttore della Libera, Renato Marangoni, è consulente del lavoro, iscritto all’Ordine di Cremona.

 

Gli aiuti alle famiglie
“L’aiuto che le famiglie desideravano di più, cioè la sospensione dei mutui, è stato approvato», spiega lo stesso direttore, «ma per poterlo fruire sarà necessario aspettare che gli istituti bancari dispongano delle linee guida sui comportamenti da adottare. È importante ricordare che la sospensione di mutui riguarda solo la parte relativa alla quota capitale: ad oggi, infatti, gli interessi che maturano andranno comunque corrisposti con l’ordinaria cadenza mensile. La sospensione, previa domanda da presentare alla banca, è prevista per 9 mesi, sebbene gli istituti di credito non abbiano ancora approntato la relativa modulistica ma soprattutto la linea da seguire”.

 

Gli aiuti alle imprese e ai dipendenti
“Le misure di sostegno ai dipendenti e dei loro datori di lavoro sono la Cassa integrazione ordinaria, il Fondo di integrazione salariale (Fis), il Fondo di solidarietà bilaterale artigianato (Fsba) e la Cassa integrazione in deroga - prosegue Marangoni - indicativamente, in funzione dell’ammontare della retribuzione, quanto percepito in busta da un dipendente sarà pari a circa l’80%, sulla base di un valore minimale stabilito dall’Inps; la contribuzione maturata sarà figurativa. I permessi previsti dalla legge 104/92, in materia di assistenza ai famigliari diversamente abili, che in precedenza erano normalmente di 3 giorni al mese, adesso sono estesi a 12 giorni, limitatamente al periodo marzo e aprile 2020. In via eccezionale, è stata introdotta anche una nuova forma di congedo parentale, per chi ha figli di età inferiore ai 12 anni, retribuita al 50% del proprio stipendio. Inoltre, è stata introdotta una retribuzione aggiuntiva di 100 euro esentasse per i dipendenti che nonostante l’emergenza si sono recati a lavorare nella sede. Infine, tutti i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, cioè per ragioni inerenti l’attività, sono sospesi per 60 giorni, a partire dal 17 marzo 2020”.

 

Gli aiuti in materia fiscale

“L’aiuto più importante in questo ambito - interviene la consulente fiscale della Libera Artigiani, Matilde Fiammelli - anche se costituisce solo una soluzione temporanea, è il rinvio di tutti i versamenti: Iva, contributi e ritenute di lavoro dipendente allo scorso 20 marzo. Si trattava solo di 4 giorni. Tuttavia, vi sono ulteriori sospensioni, che vanno valutate sulla base della tipologia di azienda chiamata al versamento. Se si tratta di un’azienda attiva in uno dei settori fortemente colpiti dall’epidemia e dalle ordinanze di chiusura, come ad esempio la ristorazione, la sospensione opererà fino al mese di aprile. Diversamente, un’azienda potrà sospendere i versamenti solo se nel 2019 ha fatturato meno di 2 milioni di euro. Le sospensioni, comunque vengano effettuate, prevedono un versamento al 31 maggio (1 giugno, in quanto il 31 è domenica) in unica soluzione o in 5 rate mensili. Altre misure di aiuto in ambito fiscale sono le seguenti: un credito d’imposta del 50% per le spese fino a un massimo di 20mila euro destinate alla sanificazione degli ambienti di lavoro; un credito d’imposta del 60%; per quanto riguarda i canoni di affitto pagati. Per ora, questa misura è limitata al solo mese di marzo, poi arriveranno altri decreti in merito, per coloro che esercitano in immobili classificati come negozi, purché non siano fra quelle attività che possono rimanere aperte in quanto offrono servizi essenziali, come ad esempio le farmacie e gli alimentari. Alle partite Iva, attive alla data del 23 febbraio e iscritte all’Inps è concesso, previa domanda, un assegno per il solo mese di marzo pari a 600 euro”.

 

Serve un'importante azione congiunta
“Ogni giorno, in associazione - riprende il direttore - vivo una realtà da “pronto soccorso amministrativo” e vedo che in questo momento delicato le imprese cercano di temporeggiare, senza sapere quanto questa situazione durerà, perché nessuno ha la sfera di cristallo. Gli sforzi fatti finora dal Governo non sono però ancora sufficienti a contenere l’emergenza attuale e a rimettere in moto quanto prima l’economia. A breve, è molto probabile che arriverà una vera e propria crisi di liquidità, che porterà inevitabilmente al taglio dei costi, che se da un lato permettono di dare un po’ di ossigeno, avranno poi ripercussioni sul futuro. È anche probabile prevedere che, senza adeguati supporti, assisteremo a una catena di chiusure e licenziamenti (solo temporaneamente bloccati dal decreto Cura Italia), con significative ricadute sociali. Non si può curare chi sta molto male con una semplice aspirina, serve qualcosa di forte: un’importante azione congiunta tra banche e istituzioni, in grado di evitare il rischio che quando si tornerà alla normalità molte attività siano purtroppo già estinte”.

 

Per informazioni

La Libera associazione Artigiani di Crema, però, non cessa di seguire la sua linea guida: la vicinanza agli imprenditori, ai loro dipendenti e alle rispettive famiglie. “Mai lasciare indietro nessuno” è un suo motto. Per ogni informazione e approfondimento, in merito alle agevolazioni previste dal decreto Cura Italia, si può contattare la Libera Artigiani in ciascuna delle sue tre sedi: a Crema, in via Di Vittorio 36 (numero di telefono: 0373/2071, indirizzo email: [email protected]); a Pandino, in piazza Vittorio Emanuele III 11 (tel. 0373/91618) e a Rivolta d’Adda, in via Dante Alighieri 4 (tel. 0363/78742). In ognuna delle tre sedi è anche possibile prendere appuntamento con le due commercialiste che collaborano con la Libera Artigiani: Eleonora Agazzi e Matilde Fiammelli o con Paolo Mizzotti, per quanto riguarda gli aspetti relativi alla gestione del personale.

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