21-02-2025 ore 18:54 | Economia - Sindacati
di Giulia Tosoni

Sciopero metalmeccanici. Alta adesione in Lombardia: 'Agli industriali tocca rispondere'

In questi giorni in tutta la Lombardia si sono svolte manifestazioni e scioperi territoriali per il rinnovo del contratto nazionale dell'industria metalmeccanica e dell'installazione d’impianti. Oggi, presidi e cortei hanno interessato Bergamo, Como, Cremona, Legnano, Sesto San Giovanni, Pavia e Varese, con mobilitazioni davanti alle sedi territoriali della Confindustria o fuori da aziende significative. Per la provincia di Mantova, lo sciopero si svolgerà martedì 25 febbraio con un presidio davanti alla sede provinciale di Confindustria. “I metalmeccanici chiedono salari dignitosi, un’industria che guarda al futuro con una riduzione dell’orario di lavoro. Di fronte si trovano un governo che nulla fa per i rinnovi contrattuali e alimenta ulteriormente le diseguaglianze”, ha dichiarato Paolo Losco, segretario di Sinistra Italiana Cremona. 

 

Grande adesione in Lombardia 

La mobilitazione è iniziata a seguito della rottura delle trattative con Federmeccanica e Assistal, avvenuta lo scorso novembre. Dopo un primo pacchetto di otto ore di sciopero, suddiviso tra dicembre e gennaio e culminato con il presidio regionale del 15 gennaio sotto la sede di Assolombarda a Milano, le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato ulteriori otto ore di sciopero da effettuarsi entro la fine di febbraio. Una decisione necessaria dopo il mancato riscontro della controparte, che non ha dato disponibilità a riaprire la trattativa sulla base delle richieste presentate nella piattaforma sindacale, votata da oltre il 98 per cento delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici. L’adesione allo sciopero in Lombardia è stata molto alta, con una partecipazione media superiore al 70 per cento nei reparti produttivi e punte fino al 95 per cento nelle aziende con una forte presenza sindacale. Questo dato conferma il sostegno determinante delle lavoratrici e dei lavoratori alle rivendicazioni contenute nella piattaforma sindacale. 

 

Restituire dignità al lavoro’

Va inoltre ricordato che Federmeccanica e Assistal hanno presentato una loro "contro- piattaforma" che peggiora persino le attuali condizioni contrattuali, ignorando le necessità e le richieste dei lavoratori. Se anche dopo quest’ultima fase di scioperi non vi saranno aperture da parte delle associazioni datoriali, la mobilitazione proseguirà nel mese di marzo con un’intensificazione delle azioni di lotta. Come Fiom-Cgil Lombardia, auspichiamo un cambio di atteggiamento da parte degli industriali: è necessario un giusto riconoscimento della ricchezza creata dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici, che deve essere redistribuita aumentando i salari, cancellando la precarietà, riducendo l’orario di lavoro a parità di salario e garantendo la sicurezza nei luoghi di lavoro. In sintesi, è il momento di restituire dignità al lavoro. 

1736