Koch Heat Transfer, lunedì l'ultimo incontro per scongiurare l'esame congiunto in Regione. In settimana i carabinieri han fatto visita all'amministratore delegato
Il tempo sta ormai per scadere alla Koch. Lunedì 22 aprile i rappresentanti sindacali di Fim Cisl e Fiom Cgil, Omar Cattaneo e Massimiliano Bosio si ritroveranno con i referenti della proprietà nel tentativo di trovare un minimo di condivisione e scongiurare la rottura totale, che porterebbe inevitabilmente all'apertura della procedura per l'esame congiunto in Regione.
Gli esuberi
La proprietà vorrebbe riorganizzare pesantemente l'azienda cremasca: 60 mila ore di lavorazione complessive annue, con 35-40 persone in esubero. Come ormai tutti sanno, l'oggetto del contendere tra le parti rimane la richiesta di flessibilità, la consisistenza del premio in denaro per la mancata riduzione oraria settimanale e la durata dell'accordo. Per i dettagli rimandiamo all'approfondimento a fondo pagina.
Gli accordi disattesi
Riuniti in assemblea, i lavoratori hanno espresso a maggioranza l'intenzione di non recedere dalle proprie posizioni, anche perché è l'azienda a non aver rispettato gli accordi precedente siglati. L'azienda invece potrebbe ribadire che se ottenesse ciò che vuole, gli esuberi potrebbero ridursi sensibilmente o addirittura essere considerati su base volontaria.
La visita dei carabinieri
Non trova invece conferma l'ipotesi che l'amministratore delegato Vittorio Murer abbia ricevuto delle minacce. Già sanzionato dall'ispettorato del lavoro con una multa da 120 mila euro, nei giorni scorsi ha ricevuto la visita delle forze dell'ordine. Pare che i carabinieri si siano recati a Bagnolo Cremasco su mandato della Prefettura. La preoccupazione delle istituzioni riguarda le possibili conseguenze in termine di ordine pubblico e danni sociali derivanti dalla quantità degli esuberi annunciata dalla proprietà.