20-02-2025 ore 19:37 | Economia - Mercati
di Giulia Tosoni

Crema, piano strategico di sviluppo turistico Csc: "La città è una meta costante tutto l'anno"

Questo pomeriggio, presso la sala Ricevimenti del palazzo comunale, è stato presentato il piano strategico di sviluppo turistico del comune di Crema insieme a quello di Soncino e Casalmaggiore (Csc), curato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Cremona e Piacenza), con il coordinamento di Rei – Reindustria Innovazione ed il contributo della Camera di commercio Cremona. Il piano, unitamente a quello di Cremona, è uno strumento prezioso, volto a promuovere al meglio il territorio. Un progetto ambizioso per far sì che la provincia diventi sempre di più una destinazione turistica sviluppata ed attrattiva. 

 

Il focus sulla città

“La qualità, l’autenticità, la voglia di fare e i ritmi lenti si sposano bene in questo territorio”, ha dichiarato Stefano Soglia, del laboratorio di economia locale dell’Università Cattolica: “questo è un valore così difficile da spiegare ma che spero di portare nell’intera provincia”. La modalità di arrivo in città preferita dai turisti rimane ancora l’automobile, seguita dal servizio autobus. Come hanno evidenziato i ricercatori, con l’arrivo delle olimpiadi invernali Milano-Cortina, non si può non sottolineare la ricaduta sui territori limitrofi, tra cui Crema. A seguito di un’analisi logistica, sono state analizzate le dotazioni turistiche del comune: “Crema si posiziona bene”, grazie alla presenza di vari servizi a sostegno dei viaggiatori, non manca poi una vasta proposta di eventi culturali, tra cui la Bottesini International Competition, i Beauty Days e la Festa del salame nobile cremasco. Il comune di Crema però, non sembra andare bene nella proposta sui marketplace come Expedia, Get Your Guide e Musement, in conclusione, su questo tema “si può fare meglio”. Nota positiva, la città non è una meta turistica stagionale, bensì è costante.

 

Punti di interesse e tipo di turismo

Facendo una ricerca online, “l’attrazione” più cercata è il McDonald’s, il Duomo è in quarta posizione. A predominare i punti di interesse sono le attività di ristorazione e le strutture ricettive. Rispetto a Soncino e Casalmaggiore, a Crema predomina un turismo “Bleisure”, nato dalla fusione tra business e leisure. Il turista immaginato dai ricercatori è giovane e innovativo, con un’alta capacità di spesa e interessato all’enogastronomia. Tra i punti di debolezza della città, sono stati riscontrati: il difficile raggiungimento via treno, materiale informativo carente, costo delle camere elevato, nessuna proposta circa l’arte organaria e l’artigianato artistico. 

 

La road map del piano strategico

Per arrivare al piano strategico di sviluppo turistico sono stati fatti vari passaggi, iniziati nell’agosto del 2024. Tra gli obiettivi dell’analisi: consolidare la concentrazione tra gli operatori turistici e le istituzioni locali; integrare l’attività della Dmo Visit Cremona e dell’Osservatorio del turismo in un’ottica provinciale; elaborare il piano strategico di sviluppo turistico per i territori di Casalmaggiore, Crema e Soncino. Tra i filoni principali emersi ad identificare il territorio: musica e liuteriacicloturismo e fiume Podimore storiche. “L’area della provincia di Cremona sta nel mezzo, abbiamo intorno delle località intese come ‘bacini d’utenza’, non a caso, in prossimità abbiamo gli aeroporti di Bergamo, Linate e Verona. Un fattore che ci avvantaggia”, ha spiegato Susanna Fiorentini del laboratorio di economia, entrando nello specifico dei territori di Crema, Soncino e Casalmaggiore. 

 

Crema: ‘un’isola da scoprire’

L’assessore alla cultura, Giorgio Cardile, ha voluto ringraziare tutti i professionisti che hanno lavorato al piano: “Questo è un salto di qualità per la nostra città, alla quale va riconosciuto un grande dinamismo. Crema è tante cosa, ma ora è molto legata alla cultura, alla bellezza e alla cosmesi. Il piano servirà per offrire esperienze sempre migliori. Nonostante ci siano delle carenze di collegamenti, questo ci ha garantito il concetto di isola da scoprire, specialmente grazie al film di Luca Guadagnino. Infine, uscendo dagli individualismi, il lavoro di sinergia ci premia, questo è un passaggio fondamentale”.

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